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domenica 9 agosto 2009

I cattivi e la loro condanna

I cattivi e la loro condanna

Ricevo e rispondo: "Oggi andandomi a confessare il mio confessore ha detto che Dio castiga i cattivi, ora,
prima di tutto i cattivi siamo noi peccatori o i cattivi sono quelli malvagi che odiano ogni tipo di bene e che non credono in Gesu' salvatore. E poi il suo castigo non e un castigo di, come si può dire di ripicca verso il malvagio andandogli a rovinare la vita con questo castigo e togliendogli qualcosa a lui di importante importante ma e un castigo per riavvicinarlo al bene e un castigo di amore come si può dire lo prende in maniera dolce per avvicinarlo al bene poi se non lo capisce nemmeno con questo castigo purtroppo ci sarà la
morte eterna che e il castigo maggiore. ma comunque l'interpretazione mi dica lei se e giusta o meno"


Caro ***

tutto dipende che cosa si intende per "cattivi".... Dovrebbe specificare meglio!

Dalla Bibbia (nella versione CEI) traggo due occasioni in cui Gesù parla di "cattivi".

Gesù dice, riferendosi a tutti quanti, compresi i Suoi discepoli: "Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!" (Luca 11:13).

"Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero. Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore. L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive. Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato»" (Matteo 12:33-37).

La parola qui tradotta con "cattivi", nell'originale greco è πονηροὶ [ponēroi], che compare anche in un altro testo, ma che la CEI rende con "malvagi".

"Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannatori e ingannati nello stesso tempo" (2 Timoteo 3:13).

Il termine è un derivato di "ponos", cioè "che fa del male", che ha un effetto o un'influenza cattiva sugli altri. Differisce così dal termine simile "kakos" che si riferisce al carattere essenziale di una persona, come pure da "sapros" che indica "degenerato" da una condizione virtuosa originaria. Quindi: "calamitoso", "moralmente colpevole", "facinoroso". "Cattivo" è per definizione il diavolo, oppure "i peccatori" in genere. Pieno di malizia. Cattivi, quindi, sono coloro che si ingegnano a fare del male, che fanno del male con
intenzione, che godono a fare del male e a danneggiare.

Nella Bibbia, i "cattivi" sono chiamati "figli del diavolo". A coloro che complottavano per ucciderlo, Gesù dice: "...voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il
falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna"
(Giovanni 8:44).

In un certo qual senso tutti noi siamo "cattivi" perché, ribellandoci a Dio ed alla Sua Legge, siamo andati come umanità di male in peggio. C'è chi è più o meno cattivo, ma siamo una pianta contaminata che non può non fare che frutti cattivi, e quindi giustamente meritiamo la condanna (il castigo) di Dio.

A meno che non ci ravvediamo dei nostri peccati ed affidiamo la nostra vita al Signore e Salvatore Gesù Cristo, attraverso il quale otteniamo il perdono di Dio, e lo Spirito Santo che, gradualmente ci trasforma. L'apostolo Paolo era indubbiamente una persona cattiva, ma Dio l'ha salvato e trasformato, per grazia, in Cristo. Egli afferma: "...io che per l'innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un
violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede; così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù"
(1 Timoteo 1:13-14).

C'è però chi, dalla sua cattiveria, non si ravvede.

Satana è i suoi demoni saranno indubbiamente castigati dalla giustizia di Dio: "Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti con i quali aveva sedotto quanti
avevan ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo"
(Apocalisse 19:20).

Con loro saranno castigati quelli che non si sono ravveduti dai loro peccati. Andranno, infatti, a raggiungere il loro "padre":
" E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli"
(Apocalisse 20:20). "....Ma per i vili e gl'increduli, gli abietti e gli omicidi, gl'immorali, i fattucchieri, gli idolàtri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. È questa la seconda morte" (Apocalisse 21:8).

La giustizia di Dio prevede il castigo per tutti coloro che si ribellano alla Sua autorità e trasgrediscono alle Sue leggi. Noi tutti ci troviamo in questa condizione, a meno che noi ubbidiamo al comando dell'Evangelo di ravvederci dai nostri peccati e di credere nel Salvatore Gesù Cristo. Egli stesso, infatti, paga la pena che il
peccatore credente merita. Affidandoci a Cristo siamo liberati dal castigo che meritiamo.

Il male che può capitarci in questa vita è conseguenza dei nostri o altrui peccati, e può esserci di lezione per farci cambiare strada, ma non è detto che qualcuno questa lezione la impari, anzi. vi sono coloro che, "...i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannatori e ingannati nello stesso tempo" (2 Timoteo 3:13).

Ravvederci dai nostri peccati e seguire con fiducia il Signore e Salvatore Gesù Cristo è l'unico modo per sfuggire alle fatali conseguenze dei nostri peccati. "In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati» (Atti 4:12).

Spero che tutto questo ti sia chiaro. Non stare, però, a cavillare troppo. Affidati e fa' sì che gli altri si affidino al Salvatore Gesù Cristo!

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