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lunedì 28 dicembre 2009

Numerologia biblica

Come mai nella Scrittura ricorre molto spesso la numerologia?

Gli scrittori biblici usano spesso i numeri in modo simbolico per rappresentare attraverso di essi dei concetti chiave del loro messaggio. In questo essi condividono l'interesse della cultura antica per i numeri, i quali hanno sempre affascinato ed ai quali pure si dava pure un valore magico. Per questo è spesso difficile per noi
moderni distinguere nella Bibbia quei numeri che devono essere intesi letteralmente in modo oggettivo, e quelli che devono essere compresi in modo simbolico. L'incomprensione dell'uso che si faceva allora dei numeri ha condotto non poche volte ad equivoci e speculazioni di ogni genere dalle conseguenze esiziali. E' certo che diversi numeri ricorrenti nella Bibbia abbiano un valore solo simbolico e che i lettori originali avrebbero dato per scontato, ma al riguardo bisogna usare molta prudenza.

I numeri più comunemente ripetuti nella Bibbia sono sette e quaranta. Il numero sette significa perfezione o compimento (Genesi 7:2-4; Apocalisse 1:20) ed è spesso chiamato "il numero di Dio", dato che Egli è l'unico che possa essere considerato perfetto e completo (Apocalisse 4:5; 5:1; 5:6). Il numero tre è pure considerato il numero della perfezione divina, espresso nella rivelazione della Santa Trinità. Il numero quaranta è spesso compreso come "il numero del tempo della prova". Mosè era stato sul monte quaranta giorni (Esodo 24:18); il racconto su Giona a Ninive si sviluppa per quaranta giorni (Giona 3:4). Gesù è tentato per quaranta giorni (Matteo 4:2); vi sono quaranta giorni fra la risurrezione e la tentazione di Gesù (Atti 1:3). Un altro numero ripetuto nella Bibbia è quattro, il numero della creazione: Nord, Sud, Est, Ovest; le quattro stagioni. Il numero sei è ritenuto "il numero dell'uomo". L'uomo era stato creato il sesto giorno; l'uomo deve lavorare per soli sei giorni. Un altro numero significativo nella Bibbia è il 666, il "numero dell'Anticristo" in Apocalisse 13, oppure il 144.000, spiegato, a mio giudizio in modo del tutto soddisfacente, in questo modo:

"Il totale di 144.000 è il prodotto di 3 x 3 x 12 x 10 x 10 x 10. Tre è il numero del Dio triuno. Quattro è il numero dell’uomo che si estende nella vasta distesa della terra (quattro angoli quattro direzioni, l’intera terra). Tre volte quattro parla della potenza del tre sul quattro, o della potenza di Dio sull’uomo in tutta la terra, e quindi 12. Si consideri la potenza di Dio sulla vita di Israele per come rappresentata dal 12 (...) Il numero dieci nella Scrittura dà l’idea di completezza, la piena e perfetta estensione. Così le dieci piaghe in Egitto formarono la completa espressione dell’ira di Dio su loro, le dieci vergini nella parabola di Cristo rappresentavano l’intera chiesa visibile di cui cinque erano sagge e cinque stolte. L’estensione di 10 x 10 x 10 indica la somma totale di tutti i dodici di generazioni in generazione mentre sono portati nella chiesa durante tutta la storia del mondo. Se mettiamo questo insieme possiamo capire che nell’Antico Testamento 3 x 4 era rappresentato nelle 12 tribù di Israele. Nel Nuovo Testamento il 3 x 4 era rappresentato nei 12 discepoli di Cristo. Moltiplicandoli insieme abbiamo il prodotto dei due per come Dio li unisce in Gesù Cristo, sia Giudei che Gentili che sono salvati per mezzo del sangue di Cristo (Efesini 2:11-12). Questo prodotto moltiplicato per 10 quindi ci indica che Dio radunerà la Sua chiesa da tutte le generazioni della terra, fintanto che essa continua, Egli radunerà a Sé tutto il Suo popolo, il completo numero di ogni generazioni fino a che tutte le cose saranno realizzate al ritorno di Gesù Cristo" (J. Kortering).

Se determinati numeri abbiano o no nella Bibbia un particolare significato simbolico è cosa dibattuta. Quel che è chiaro è che la Bibbia usa spesso numeri per insegnare verità spirituali. Dare, però, eccessivo significato a quest'uso dei numeri tanto da inquadrarli in una vera e propria numerologia, cercando di trovare significato in ogni numero della Bibbia è molto discutibile. Spesso nella Bibbia un numero è semplicemente un numero e nulla più. Dio non ci chiama a cercare significati segreti, messaggi segreti e codici cifrati. Vi è più che sufficiente verità nelle parole della Bibbia per venire incontro a tutte le nostre necessità "perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona" (2 Timoteo 3:17).

L'insegnamento della Bibbia può essere più o meno difficile, ma è assolutamente palese. Gesù ed i profeti "nascondono" molti loro messaggi in parabole non in numeri ["Se uno ha orecchi per udire oda" (Marco 4:23)]. Gesù disse: "Non c'è niente di nascosto che non debba essere scoperto, né di occulto che non debba essere conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce; e quello che udite dettovi all'orecchio, predicatelo sui tetti" (Matteo 10:26-27). Paolo afferma: "Poiché non vi scriviamo altro se non quello che potete leggere e comprendere; e spero che sino alla fine capirete" (2 Corinzi 1:13). Il rischio di "torcere" il testo biblico con speculazioni inappropriate è tale che l'apostolo Pietro scrive: "...e questo egli [Paolo] fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture" (2 Pietro 3:16). Il gusto di scoprire ciò che si ritiene occulto è così forte in noi che: "Verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole" (2 Timoteo 4:3-4).

Paolo Castellina, 28 dicembre 2009

2 commenti:

  1. Molto interessante, solo una piccola correzione: in 144000 è scritto 3X3X12X10X10X10 mentre si tratta di 3X4X12X10X10X10 come effettivamente viene illustrato nella spiegazione

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  2. Molto interessante. I miei complimenti al pastore Paolo Castellina.

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