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venerdì 2 luglio 2010

Sulle spalle di giganti

"A ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. Per questo è detto: «Salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri e ha fatto dei doni agli uomini».
Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa. È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo" (Efesini 4:7-12).
Attraverso i secoli, il Cristo asceso al cielo ha fatto dei doni al Suo popolo. Si tratta di uomini e donne che, benché imperfetti, si sono distinti per la loro grande capacità comunicativa della Parola di Dio, predicando, insegnando, scrivendo. Nessuno di loro, né singolarmente né collettivamente, era infallibile, ma saremmo davvero stupidi se non ci fermassimo almeno a considerare che cosa essi hanno da insegnarci.

Signore, Tu ce li hai donati affinché crescessimo spiritualmente, moralmente ed intellettualmente, e diventassimo più simili a Te. Sviluppa in noi, Te ne preghiamo, l'umiltà necessaria per imparare da coloro che ci hanno preceduto e da quelli che tu hai suscitato fra il tuo popolo nei nostri tempi, perché così potremo vedere più lontano di quanto da soli potremmo fare. 

Siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l'altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti. -Bernardo di Chartres,

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