Non potendo ignorare il dissenso, il Sinodo valdese non ha affermato (come alcuni auspicavano che si facesse) che l'omosessualità non sia peccato e non ha ufficializzato la benedizione alle "coppie omo-affettive" (con grande delusione della lobby gay) ma lascia libertà (bontà sua) alle comunità valdesi locali di decidere per conto proprio, rimandando l'ufficializzazione ad un giorno futuro quando gli oppositori "saranno maturi" facendo così tacere il loro dissenso. Vedi qui.
Con paternalistica liberalità e sufficienza, il sinodo valdese dà così "un colpo al cerchio ed uno alla botte" cercando di tenere insieme una chiesa che si allontana sempre di più dalla sua identità e vocazione originaria per diventare il "cappellano" dell'ideologia dominante sperando che i dissenzienti spontaneamente se ne allontanino o si estinguano "per morte naturale" (visto che sono considerati dei "retrogradi").
Una Bibbia che non è più Parola di Dio, un vangelo a buon mercato, tutto "grazia" e nessun ravvedimento (salvo dall'infrangere le leggi della political correctness e i "nuovi peccati" dell'ideologia di sinistra), un Cristo umanista privo di divinità, un Dio che è, di fatto, un'astrazione di appoggio soltanto a cause intra-mondane... Questa sarebbe la "evoluzione" della fede riformata? Di fatto è la sua corruzione e stravolgimento. Per usare un termine che un tempo l'estrema sinistra usava per il PCI, sono solo dei "revisionisti" che, col pretesto dell'evoluzione, stravolgono completamente la dottrina originaria, adattandosi convenientemente alla situazione e attribuendosi un'identità che non più loro appartiene (come la "Cina comunista" di oggi!). La "convenienza" sicuramente ce l'hanno i dirigenti dell'attuale Chiesa valdese, infatti, come giustamente scrive http://www.valdesi.eu/: "Queste benedizioni non si capisce perciò cosa saranno, se non una trovata nel tentativo di aumentare il bottino dell’8 per mille.", convogliando alla Chiesa valdese l'8/1000 delle lobby gay (che non mancano di sperticarsi di lodi per essa) e gente di sinistra (per protesta contro la Chiesa cattolica).
Dove, infine, sia finita la Bibbia per tanti intellettuali e predicatori valdesi di oggi, ce lo descrive ottimamente http://www.valdesi.eu/ : "La crisi sta in ciò che è stata sostenuto una pastora, ricevendo purtroppo vasta approvazione: “La Bibbia non è la Parola di Dio, nella Bibbia si trova la Parola di Dio. Il nostro compito è “scavare” per liberarla dalla stratificazione della cultura”. Il che, oltre ad essere violentemente contrario alla vigente confessione di fede, significa due cose gravissime, che la Bibbia è un libro come un altro, poiché tutti sanno che la saggezza di Dio si può trovare dappertutto. E che conoscere la Parola di Dio è roba da “chierici” cioè gli specialisti che secondo la pastora debbono liberarla dalla stratificazione della cultura. Un giorno triste e grottesco, in una valle che vide per molti secoli i valdesi andare incontro a qualunque pericolo pur di restare fedeli alla Bibbia, che per loro era tutta quanta (e il bello che in teoria lo è ancora oggi) “Sacra Scrittura, pienamente contenuta nei libri dell’antico e Nuovo Testamento”.
Nessun commento:
Posta un commento