“Ecco, io sono stato generato nell'iniquità, mia madre mi ha
concepito nel peccato” (Salmo 51:5).
Questa deformità morale ha un carattere dinamico: il peccato si rivela come energia di reazione irrazionale, negativa e ribelle contro la vocazione ed il comando di Dio, uno spirito di aggressività verso Dio nel nostro fallace tentativo di essere dio a noi stessi. La radice del peccato è l’arroganza umana e la sua inimicizia contro Dio, lo spirito rivelato dalla prima trasgressione di Adamo; dietro ad ogni atto peccaminoso, infatti, si nascondono sempre pensieri, motivazioni e desideri che, in un modo o in un altro esprimono l’ostinata opposizione del cuore umano corrotto a ciò che Dio esige per la nostra vita..
Il peccato può essere definito in modo sommario come mancanza di conformità alla legge di Dio nei nostri atti, abitudini, atteggiamenti, prospettiva, disposizione, motivazione e modo di esistere. Le Scrittiure che illustrano questi aspetti diversi del peccato includono Geremia 17:9; Matteo 12:30-37; Marco 7:20-23; Romani 1:18-3:20; 7:7-25; 8:5-8; 14-23 (Lutero disse che Paolo scrisse la lettera ai Romani per “magnificare il peccato”), Galati 5:16-21; Efesini 2:1-3; 4:17-19; Ebrei 3:12; Giacomo 2:10-11; 1 Giovanni 3:4; 5:17.
Nella fraseologia di Paolo per “carne” (altrimenti tradotto come “natura peccaminosa”) di solito si intende un essere umano condotto da desideri impostati al peccato. I frutti e vizi particolari (vale a dire forme ed espressioni del peccato) che le Sacre Scritture identificano e denunziano, sono troppo numerosi per elencarli qui. Il peccato originale, vale a dire il peccato derivato dalle nostre origini, non è una frase che come tale compare nella Bibbia, ma è stata coniata da Agostino. Essa è, però, efficace e fruttuosa per rilevare la realtà del peccato nel nostro sistema spirituale.
Affermare la realtà del peccato originale non significa che il peccato appartenga alla natura umana come Dio l’ha creata (Dio ha fatto l’uomo retto, Ecclesiaste 7:29), né che il peccato sia implicato nel processo di riproduzione e nascita (l’impurità connessa con le mestruazioni, lo sperma e il parto in Levitico 12;15 era soltanto tipologica e cerimoniale, non morale e reale), ma che:
- la peccaminosità segna sin dalla nascita ogni creatura umana ed è presente nella forma di un cuore motivazionalmente distorto che precede ogni peccato di fatto;
- questa peccaminosità interiore è la radice e la fonte di ogni peccato attuale;
- ci deriva in modo reale ma misterioso da Adamo, il nostro primo rappresentante di fronte a Dio.
Si usa pure comunemente l’espressione “depravazione totale” per rendere esplicite le implicazioni del peccato originale. Essa significa corruzione della nostra natura morale e spirituale che è da considerarsi totale e non di grado (nessuno è mai tanto malvagio quanto lo può essere), ma come estensione. Dichiara che nessuna parte della nostra natura è indenne dal peccato e quindi che nessuna azione che facciamo è buona come dovrebbe essere, e di conseguenza, nulla di noi stessi o al riguardo di noi stessi, non potrà mai apparire meritorio agli occhi di Dio.
Non possiamo meritarci il favore di Dio, non importa quel che facciamo. A meno che la grazia di Dio non ci salvi, tutti noi siamo, di fatto, perduti. La depravazione totale implica l’incapacità totale, vale a dire, la condizione per la quale, di per noi stessi noi siamo incapaci di rispondere favorevolmente, in modo sincero e di tutto cuore, agli appelli che Dio ci rivolge (Giovanni 6:44; Romani 8:7-8). L’apostolo Paolo chiama questa incapacità “congenita” del cuore umano di rispondere positivamente a Dio come una condizione di morte spirituale (Efesini 2:1,5; Colossesi 2:13).
La Confessione di fede di Westminster afferma: “A causa della sua caduta in stato di peccato, l'uomo ha perduto totalmente la capacità di volere qualsiasi bene spirituale che accompagni la salvezza. Come uomo naturale, essendo totalmente avverso al bene spiritual e morto nel peccato, non è capace, con le proprie forze, di convertirsi né di disporsi alla conversione” (IX.3).
Original Sin - Depravity Infects Everyone, J.I. Packer (da: Concise Theology).
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