D. 41. In che modo Cristo assolve alla funzione di profeta?
R. Cristo assolve alla funzione di profeta rivelando alla Sua chiesa, in ogni età, mediante lo Spirito e la Parola, in diversi modi di amministrazione, l'intera volontà di Dio in tutto ciò che concerne la loro edificazione e salvezza. [Catechismo Maggiore di Westminster, D/R 41]-
Nella lingua italiana, il termine "profeta" [dal latino tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] suggerisce immediatamente il senso di "chi predice il futuro". Questo, però, non è il suo significato principale. Profeta è chi parla per ispirazione di Dio (o nel paganesimo di qualche divinità), manifestandone la volontà e, talvolta, preannunciando in suo nome il futuro. Egli è il portavoce, il rappresentante di Dio che, il Suo tramite. Oggi, diremmo la Sua "interfaccia".
La presenza di profeti, attestata, in varie forme (divinazione, oniromanzia, oracoli, trance, ecc.), nella storia di tutte le religioni, assume caratteristiche peculiari nella fede del popolo d’Israele, com’è documentata nell'Antico Testamento, dove si usa distinguere i profeti pre-classici (sec. 11°-9° a. C.) e i profeti «canonici» o «scrittori» (8°-5° sec. a. C.). Qui, accanto a forme generiche di profetismo, individuale e collettivo, la figura del profeta si caratterizza presto come di colui o colei che parla in nome di Jahvè e manifesta i suoi propositi, guidando nel suo cammino storico Israele; e contro la tendenza di questo a deviare continuamente dagli impegni assunti con il Patto che lo lega a Dio, l’azione del profeta assume spesso il carattere di rimprovero al popolo e ai suoi capi, di intervento politico e di richiamo morale.
Le prime comunità cristiane collocano la figura di Gesù nella linea del profetismo biblico come profeta escatologico, il Profeta per eccellenza degli ultimi tempi, paragonato a Mosè, anzi come il più grande Profeta in rapporto con Dio «in spirito e verità», mediatore della rivelazione.
In seguito, la storia del cristianesimo vede la continua presenza di profeti, uomini o donne dotati del carisma della profezia, dono dello Spirito, dono che prevalentemente cessa con la chiusura del canone biblico che completa la Rivelazione escludendone di nuove.
Nella fede cristiana la funzione (o ufficio) profetica del Cristo non è limitata ad un periodo particolare, ma riguarda "ogni età" (passata, presente e futura). Il Cristo rivela un messaggio completo contenente l'intera volontà di Dio in ogni cosa e che riguarda la nostra salvezza e la nostra edificazione.
La presenza di profeti, attestata, in varie forme (divinazione, oniromanzia, oracoli, trance, ecc.), nella storia di tutte le religioni, assume caratteristiche peculiari nella fede del popolo d’Israele, com’è documentata nell'Antico Testamento, dove si usa distinguere i profeti pre-classici (sec. 11°-9° a. C.) e i profeti «canonici» o «scrittori» (8°-5° sec. a. C.). Qui, accanto a forme generiche di profetismo, individuale e collettivo, la figura del profeta si caratterizza presto come di colui o colei che parla in nome di Jahvè e manifesta i suoi propositi, guidando nel suo cammino storico Israele; e contro la tendenza di questo a deviare continuamente dagli impegni assunti con il Patto che lo lega a Dio, l’azione del profeta assume spesso il carattere di rimprovero al popolo e ai suoi capi, di intervento politico e di richiamo morale.
Le prime comunità cristiane collocano la figura di Gesù nella linea del profetismo biblico come profeta escatologico, il Profeta per eccellenza degli ultimi tempi, paragonato a Mosè, anzi come il più grande Profeta in rapporto con Dio «in spirito e verità», mediatore della rivelazione.
In seguito, la storia del cristianesimo vede la continua presenza di profeti, uomini o donne dotati del carisma della profezia, dono dello Spirito, dono che prevalentemente cessa con la chiusura del canone biblico che completa la Rivelazione escludendone di nuove.
Nella fede cristiana la funzione (o ufficio) profetica del Cristo non è limitata ad un periodo particolare, ma riguarda "ogni età" (passata, presente e futura). Il Cristo rivela un messaggio completo contenente l'intera volontà di Dio in ogni cosa e che riguarda la nostra salvezza e la nostra edificazione.
- Nello stesso Antico Testamento il Cristo assolveva alla funzione di Profeta mediante il Suo Spirito, rivelando la verità attraverso vari profeti, salmisti, ed altri autori delle Scritture dell'Antico Testamento.
- Durante il Suo ministero terreno Cristo assolveva alla Sua funzione di Profeta predicando al popolo israelita, insegnando e predicando ai Suoi seguaci che credevano in Lui, oppure istruendo i Suoi apostoli, che sarebbero stati i Suoi testimoni ufficiali ed autorizzati dopo la Sua ascensione al Cielo.
- Il cristo assolve oggi alla Sua funzione di Profeta; attraverso la Sua Parola scritta, la Bibbia; attraverso lo Spirito Santo, che Egli ha inviato e che illumina i cuori e le menti del Suo popolo affinché possano ricevere e comprendere la verità rivelata nelle Scritture.
"E una voce venne dalla nuvola, dicendo: «Questi è mio Figlio, colui che io ho scelto: ascoltatelo»" (Luca 9:35); '"Mosè, infatti, disse: "Il Signore Dio vi susciterà in mezzo ai vostri fratelli un profeta come me; ascoltatelo in tutte le cose che vi dirà"' (Atti 3:22).
Per approfondire: Esistono ancora oggi i profeti?
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