domenica 9 settembre 2012

Ben fondati e saldi (2)

Ecco la seconda parte del magnifico sermone di Thomas Watson (1620-1686) sulla necessità per ogni cristiano di essere ben radicato e saldo nella dottrina attraverso la diligenza nella catechesi. Il testo biblico è Colossesi 1:23. La necessità di preservare ed insegnare le fondamenta immutabili della fede cristiana, stabilite nella Bibbia e confermate durante la storia del Cristianesimo, non è un'invenzione del "fondamentalismo" del XX secolo, mauna costante della storia del cristianesimo quando si tratta di preservare la propria identità di fronte a tendenze e ideologie che la vorrebbero alienare.

Il modo migliore per i cristiani di essere saldi è di essere ben fondati

La seconda proposizione è che il modo migliore per i cristiani di essere saldi è di essere ben fondati. “...se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi”. Il termine greco per "fondati" è una metafora che allude ad un edificio che abbia solide fondamenta. I cristiani, così, dovrebbero essere ben fondati sui punti essenziali della loro fede ed avere fondamenta solide. Esaminerò due aspetti di questa questione:
Dovremmo essere ben radicati nella conoscenza dei principi fondamentali della nostra fede

L'apostolo parla dei "primi elementi degli oracoli di Dio" (Ebrei 5:12). In ogni arte, scienza, logica, fisica, matematica, vi sono dei "precognita", dei presupposti, regole e principi che devono necessariamente essere conosciuti per la pratica di quelle arti. Allo stesso modo in teologia, è necessario che siano posti "gli elementi primi". La conoscenza delle basi e dei principi della fede è di utilità massima.

1. Senza di esse non potremmo servire Dio rettamente. Non potremo mai rendere culto a Dio in modo accettabile se non Gli rendiamo culto regolarmente. Come possiamo farlo, però, se siamo ignoranti delle regole e degli elementi della fede? Dobbiamo rendere a Dio un "ragionevole servizio" (Romani 12:1 ND) [λογικὴν λατρείαν]. Se non comprendiamo le basi della fede, i suoi "elementi primi", come potremmo rendere a Dio un "culto intelligente"?

2. La conoscenza delle basi della fede arricchisce molto la mente. E' una lampada ai nostri piedi, ci indirizza per l'intero corso della nostra vita cristiana come l'occhio dirige il corpo. La conoscenza dei principi fondamentali è la chiave d'oro che apre i misteri principali della nostra fede. Essa ci fornisce un intero sistema e corpo di teologia disegnato con esattezza in tutti i suoi lineamenti e colori vivi. Ci aiuta a comprendere molte di quelle cose difficili che ricorrono nella lettura della Parola. Ci aiuta a sciogliere molti nodi della Scrittura.

3. Ci fornisce dell'arsenale necessario per combattere contro gli avversari della verità.

4. E' il seme santo dal quale cresce la grazia. E' ""semen fidei", il seme della fede" (Salmo 126:6). E' "radix amoris", la radice dell'amore. "...e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell'amore" (Efesini 3:17). La conoscenza dei principi conduce a rendere un cristiano completo.

Questo radicamento è il modo migliore per essere saldi

Un albero, affinché sia ben saldo sul terreno dov'è piantato, deve essere ben radicato. Così, se volete essere ben saldi nella fede, dovete essere radicati nel suoi principi. Si racconta di uno che voleva far stare in piedi un uomo morto e non ci riusciva. "Oh," diceva, "ci dovrebbe essere qualcosa dentro di lui...". Così, se noi vogliamo stare saldi in piedi in tempi di grande agitazione vi deve essere dentro di noi un principio di conoscenza. Prima dobbiamo essere ben radicati e poi saremo saldi. Affinché una nave non si capovolga, deve avere la sua ancora ben affrancata. La conoscenza dei principi della fede è per l'anima ciò che l'ancora è per la nave: la sostiene nel mezzo delle onde ruggenti dell'errore, o dei venti violenti della persecuzione. Prima deve essere ben radicata, e poi sarà salda.

Applicazione del principio

1. Vedete così che la ragione per la quale molti sono instabili e disposti ad abbracciare ogni nuova opinione e a vestirsi di tante religioni quante sono le mode, è perché non sono fondati nella fede. Notate come l'apostolo Giovanni unisca questi due concetti: "uomini ignoranti ed instabili" (2 Pietro 3:16). Coloro che sono ignoranti dei punti principali della teologia sono instabili. Così come il corpo non può reggersi senza uno scheletro, così non può reggersi ed essere forte nella fede chi è carente nelle basi della conoscenza, "lo scheletro" necessario per sostenerlo e sul quale crescono i suoi muscoli.

2. Vedete quale grande necessità vi sia di porre le basi principali della fede attraverso la catechesi, affinché coloro che hanno un giudizio più debole possano essere istruiti nella conoscenza della verità e rafforzati nell'amore per essa. Catechizzare è lo strumento migliore per fondare e rendere salde le persone. Temo che una delle ragioni per le quali la predicazione è in crisi e non faccia il bene che ci si dovrebbe aspettare da essa, è perché gli argomenti principali e gli articoli della fede non sono stati spiegato in maniera catechistica.

Catechizzare vuol dire porre le fondamenta. '"Perciò, lasciando l'insegnamento elementare intorno a Cristo, tendiamo a quello superiore e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio"' (Ebrei 6:1). Predicare e non catechizzare significa edificare senza fondamenta.

Questo modo di catechizzare non è una novità, è apostolico. La chiesa primitiva aveva le proprie forme di catechismo, come implicano le frasi "modello delle sane parole" (2 Timoteo 1:13) e "i primi elementi degli oracoli di Dio" (Ebrei 5:12). La chiesa aveva i suoi "catecumeni", come osservano Grozio ed Erasmo. Molti degli antichi padri della chiesa hanno scritto a questo riguardo, come Fulgenzio, Agostino, Teodoreto, Lattanzio ed altri. Dio ha benedetto molto quest'opera. Ponendo le basi della fede in modo catechistico, i cristiani sono stati chiaramente istruiti e meravigliosamente edificati nella fede cristiana, tanto che Giuliano l'apostata, vedendo il grande successo della catechesi, aveva fatto chiudere d'autorità le scuole e le biblioteche, come pure l'istruzione della gioventù.

E' mia intenzione, quindi (con la benedizione di Dio), iniziare l'opera della catechesi la prossima domenica, e voglio farlo a domeniche alternate nel pomeriggio, e renderlo il mio impegno principale quello di porre le basi ed i fondamenti della fede in modo catechistico. Se sarò impedito dal farlo da parte di uomini o dalla mia stessa morte, io spero che Dio voglia suscitare fra di voi altri lavoratori per la vigna del Signore, affinché l'opera che ho iniziato a fare possa essere completata.

Il testo completo si trova a questo indirizzo

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