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sabato 8 settembre 2012

L'Ultimo Giorno (L'opera del Cristo, 11)

56. D. In che modo Cristo sarà esaltato quando tornerà a giudicare il mondo? 
R. Cristo sarà esaltato quando tornerà a giudicare il mondo nel fatto che proprio Lui, che era stato ingiustamente giudicato e condannato da uomini malvagi, tornerà nell'Ultimo Giorno con gran potenza e nella piena manifestazione della gloria Sua e del Padre, con tutti gli angeli santi, con un ordine, con la voce dell'arcangelo e con la tromba di Dio, per giudicare il mondo con giustizia. [Catechismo Maggiore di Westminster, D/R 56).
E’ fonte di grande consolazione e di forza per il cristiano che il Salvatore Gesù Cristo, dopo essere risorto dai morti ed asceso al cielo, la Scrittura Lo proclami insediato alla destra di Dio Padre come Re e Signore, essendogli stato conferito ogni potere in cielo e sulla terra. Il Suo potere, però, è accessibile oggi solo alla nostra fede. Noi, infatti, “camminiamo per fede e non per visione” (2 Corinzi 5:7). Non sarà, però, sempre così, perché un giorno, secondo le Sue precise promesse, Egli tornerà e apparirà a tutti nella maestà indicibile della Sua sovranità, nella luce dell’immortalità, e la potenza infinita della Sua divinità, in compagnia dei Suoi angeli.
Il Ritorno di Cristo (o “Secondo Avvento”) è un articolo fondamentale della nostra fede, dottrina oltre ogni dubbio chiaramente rivelata nelle Sacre Scritture. Questa è una delle grandi verità essenziali della fede cristiana. Il Credo apostolico lo afferma: “di là [Cristo] verrà a giudicare i vivi e i morti” ed il simbolo niceno-costantinopolitano dice: “[il Cristo] verrà nuovamente nella gloria per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine”.
Troviamo oggi, però, in molti ambienti cristiani, la tendenza ad ignorare questa dottrina e persino a scartarla come un ulteriore mito. Se ne sente così parlare raramente. Questo ha avuto per risultato il sorgere di non pochi gruppi settari e denominazioni che l’hanno portata ad estremi assurdi cadendo nel fanatismo, ben al di là della sobrietà che le Scritture raccomandano al riguardo.
Respingiamo decisamente, quindi, tutte le fantasie non bibliche che vengono abbondantemente intessute e ricamate al riguardo. Esse fanno appello alla sete di sensazionalismo così tipica della natura umana che non accetta di attenersi alla saggia essenzialità di quanto la Scrittura afferma. Infatti, “Le cose occulte appartengono al SIGNORE nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre, perché mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge” (Deuteronomio 29:28).
Nel deplorare giustamente ogni fantasia sul Ritorno di Cristo, dovremmo al tempo stesso così evitare l’estremo opposto di ignorare questa dottrina fino al punto da dimenticarcene del tutto. Possiamo e dobbiamo credere in ciò che il Nuovo Testamento afferma al riguardo senza vergogna, proclamare e credere che un giorno Gesù di Nazareth, il Cristo, ritornerà in modo reale visibile e sovrannaturale, sfidando cosè l’incredulità e la derisione del mondo, ma anche le idee fantasiose di molti cosiddetti “esperti” moderni di profezie bibliche dal vasto seguito.

L’Ultimo Giorno

Ci è ordinato, quindi, di attendere il nostro Redentore per il giorno in cui separerà ‘le pecore dai capri’, gli eletti dai reprobi (Matteo 25:31-33) e nessuno, vivente o morto, potrà sfuggire al Suo giudizio. Il proverbiale “suono della tromba” sarà udito in tutti gli angoli del mondo e tutti saranno chiamati a comparire di fronte al Suo trono di Giudice”. Sì, immediatamente dopo il ritorno di Cristo vi sarà il Giudizio universale. Quello è ciò che la Scrittura chiama “l’Ultimo Giorno”.
Quando arriverà? E’ possibile fissarne una data? No, non è possibile rispondere esattamente alla domanda sul quando esso avverrà, perché non ci è stato rivelato e non ci è lecito cercare di rispondervi. Matteo 24:36 dice: “Ma quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo”. Tutti i tentativi di calcolare la data del ritorno di Cristo sono inutili e costituiscono un’oziosa curiosità che la Parola di Dio non autorizza. Dobbiamo stare in guardia e diffidare di chiunque, ingannando sé stesso e gli altri, ritiene di conoscere “quel giorno e quell’ora”. Al tempo stesso dobbiamo rammentarci che il ritorno di Cristo sarà un avvenimento preciso che avverrà in nel tempo e nello spazio in un anno, mese, giorno ed ora particolare. In un giorno ben definito, conosciuto solo a Dio, la storia dell’umanità giungerà improvvisamente alla conclusione con il Ritorno di Cristo ed il Giudizio universale.
Possiamo però sapere se il Ritorno di Cristo si sta avvicinando. Non è possibile e non ci è lecito calcolarne la data, ma è possibile, secondo la stessa Parola di Dio, vederne i segni premonitori: “Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte” (Matteo 24:33).

Il dovere di prepararvisi

Come cristiani dovremmo debitamente prepararci per il ritorno di Cristo, esserne pronti: “Perciò, anche voi siate pronti; perché, nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà” (Matteo 24:44). “Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora” (Matteo 25:13). Vedi anche Luca 12:35-40.
Il nostro atteggiamento nei confronti del promesso ritorno di Cristo dovrebbe essere come di coloro che “non vedono l’ora” che giunga, averne il desiderio e la gioiosa attesa, rendendoci conto che quelli saranno grandi avvenimenti di redenzione che completeranno il processo di salvezza che è iniziato in noi al momento della nostra conversione. Per noi quel giorno è “una beata speranza”. Saremo, infatti, liberati permanentemente dal peccato, dalla morte e da tutte le loro conseguenze. “...aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù” (Tito 2:13); “Perciò, dopo aver predisposto la vostra mente all'azione, state sobri, e abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata al momento della rivelazione di Gesù Cristo” (1 Pietro 1:13); “Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina” (Luca 21:28); “Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!» Amen! Vieni, Signore Gesù!” (Apocalisse 22:20).

Le modalità del Ritorno di Cristo

In che modo avverrà il ritorno di Cristo? A molte delle domande che ci verrebbero spontanee non c’è risposta. Non dobbiamo, però, specularci sopra. La Bibbia ci è stata data per venire incontro ai nostri bisogni, non per soddisfare necessariamente la nostra curiosità. Non dovremmo permettere alla nostra fantasia di sbizzarrirsi oltre a quello che è rivelato nelle Scritture. Al riguardo della maniera del Ritorno di Cristo, la Parola di Dio insegna chiaramente questi fatti:
  • Il ritorno di Cristo sarà personale. Si tratterà proprio di Lui. “Questo Gesù” (Atti 1:11).
  • Il ritorno di Cristo sarà visibile“ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo” (Atti 1:11); “Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno lamenti per lui. Sì, amen” (Apocalisse 1:7).
  • Il ritorno di Cristo sarà miracoloso o soprannaturale, non seguirà i fenomeni naturali a cui siamo abituati. “...perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo” (1 Tessalonicesi 4:16); “...infatti, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo” (Matteo 24:27).
  • Il ritorno di Cristo sarà improvviso, in un tempo preciso e particolare, a cui la Scrittura si riferisce come “quel giorno e quell’ora”. “In un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati” (1 Corinzi 15:52).


Il Giorno del Giudizio

Cristo, come Giudice del mondo esaminerà ogni cosa rispetto al criterio di giustizia della legge di Dio. Ne saranno coinvolti tutte le creature umane passate e presenti al momento del Suo ritorno, sia quelli che allora saranno in vita che quelli che erano precedentemente deceduti. “...quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio”(Giovanni 5:29).
Anche il popolo cristiano verrà giudicato, ma coloro che si sono affidati a Cristo non saranno condannati, perché Lui ha già pagato per loro il prezzo dei loro peccati, il sangue e la giustizia di Cristo, loro accreditati, sono pienamente sufficienti ed efficaci affinché siano considerati “non colpevoli” agli occhi di Dio. “Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male” (2 Corinzi 5:10); “...poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio” (Romani 14:10); “Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù” (Romani 8:1).
Calvino scrive:
“Ricaviamo una grande consolazione dal sapere che il potere di giudicare è dato a colui che ci ha fatti partecipi della sua autorità di giudice (Matteo 19.28): Egli non salirà sul trono per condannarci! Un Principe così clemente distruggerebbe il suo popolo? Il Capo disperderebbe le sue membra? L'Avvocato condannerebbe quelli che difende? L'Apostolo si compiace del fatto che nessuno possa condannare, quando Gesù Cristo intercede per noi (Romani 8:33); è ancor più certo che Cristo, essendo il nostro Intercessore, non ci condannerà certamente, dato che ha preso in mano la nostra causa ed ha promesso di sostenerci. E’ motivo di grande sicurezza il sapere che compariremo in giudizio davanti al nostro Redentore, dal quale aspettiamo la salvezza. Inoltre si afferma così che colui che ci promette ora, attraverso l'Evangelo, la beatitudine eterna, ratificherà un giorno la sua promessa pronunciando il giudizio. Il Padre ha dunque glorificato il Figlio attribuendogli autorità per giudicare, e, in tal modo, ha inteso consolare la coscienza dei suoi servi, che potrebbero vacillare per l'orrore del giudizio qualora non avessero una speranza fondata” (Giovanni Calvino, Istituzione, 2:16:18).
Pure coloro che sono vissuti e morti senza la luce della Scrittura, saranno giudicati sulla base della legge di natura scritta nei loro cuori e coscienza. Cfr. Romani 2:12-16 in cui l’Apostolo lo spiega.
Dopo il ritorno di Cristo, Cristo creerà un nuovo universo fisico e il Suo popolo risorto, rivestito di immortalità e di perfezione, vivrà sotto il governo di Cristo in questo nuovo cielo e nuova terra per sempre.

Testi biblici e questioni supplementari compaiono e compariranno ancora nella pagina wiki apposita.

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