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martedì 26 febbraio 2013

La risurrezione dei corpi

D. 87. D. Che cosa dobbiamo credere al riguardo della risurrezione? 
R. Dobbiamo credere che all'Ultimo Giorno vi sarà una risurrezione generale dei morti, sia dei giusti come degli ingiusti. Allora, quelli che saranno in vita verranno trasformati, ed il corpo stesso dei morti che giacevano nella tomba, essendo riunito alla loro anima per sempre, sarà fatto risorgere dalla potenza di Cristo. I corpi dei giusti, per lo Spirito di Cristo come loro Capo, ed in virtù della Sua risurrezione, sarà fatto risorgere con potenza, spirituale, incorruttibile e simile al suo corpo glorioso. I corpi degli ingiusti saranno fatti risorgere da Lui, come un giudice offeso, a loro disonore. [Catechismo maggiore di Westminster].
Uno fra gli articoli fondamentali della fede cristiana inciso a chiare lettere nel Credo apostolico, è "Credo ... la risurrezione della carne". 

La dottrina della risurrezione dei corpi è stata da sempre derisa dagli increduli sin dal tempo dei sadducei ["Perché i sadducei dicono che non vi è risurrezione, né angelo, né spirito; mentre i farisei affermano l'una e l'altra cosa" (Atti 23:8). Anche gli ateniesi, dopo la predicazione di Paolo, discreditavano la cosa ["Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni se ne beffavano; e altri dicevano: «Su questo ti ascolteremo un'altra volta»"(Atti 17:32). 

Coloro che considerano questa dottrina assurda o impossibile, di fatto, respingono l'autorità delle Sacre Scritture e non credono che l'onnipotenza di Dio possa fare quel che ha dichiarato di voler fare. E' chiaro che la risurrezione dei corpi non possa essere provata dalla scienza o dalla ragione non assistita dalla fede: si tratta di un mistero rivelato solo dalla Parola scritta di Dio. Senza le Scritture noi non la conosceremmo, ma dovremmo pure renderci conto che la scienza o la ragione umana neppure possano confutarla. Noi accogliamo questa verità e promessa per fede, sulla base dell'autorità dell'infallibile Parola di Dio, la sacra Bibbia.

Il Catechismo maggiore di Westminster, quindi, insegna questa dottrina e la specifica. Esso mette particolarmente in rilievo, contrapponendolo a diffuse concezioni che: (a) avverrà in un momento preciso; (b) sarà una sola risurrezione; (c) sarà un corpo di tipo diverso dall'attuale.
  • Un momento preciso. Per "Ultimo giorno" si intende il tempo del ritorno di Cristo. Quando questo avverrà la Bibbia non ce lo rivela, ma essa è chiara sul fatto che sarà un momento puntiliare ben definito. Essa, infatti, parla di "quel giorno e quell'ora", vale a dire non qualcosa di vago o di diffuso nel tempo, non "un periodo" ma un momento esatto e preciso del calendario e dell'orologio. Allora la storia del mondo verrà alla sua conclusione e ne seguirà la risurrezione ed il giudizio. L'insegnamento biblico al riguardo non lascia adito ad equivoci sul carattere di quel momento: "Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate. Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi, per santità di condotta e per pietà, mentre attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, in cui i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno! Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia. Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili nella pace" (2 Pietro 3:3:10-14). Chi appartiene a Cristo attende quel giorno con gioia, perché allora verranno pienamente realizzate le promesse che erano state loro rivolte dal Salvatore. E' per questo che l'atteggiamento dei fedeli è quello espresso da Apocalisse 22:20 "Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!» Amen! Vieni, Signore Gesù!"'. Noi aspettiamo, infatti, "... la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù"(Tito 2:13).
  • Una sola risurrezione. La Scrittura afferma che vi sarà una sola risurrezione generale dei morti al tempo del ritorno di Cristo. Giovanni 5:28-29 dice: "Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizi". Al riguardo di questo brano della Scrittura bisogna notare che: (a) esso parla della "ora" al singolare; "l'ora viene", non "le ore vengono", e quindi si intende un tempo definito singolare; (b) quando verrà quel tempo definito, tutti quelli che sono nelle tombe, non parte di essi, verranno fuori; (c) coloro che verranno fuori dalle loro tombe in quel tempo, è detto espressamente che includeranno due classi di persone, "quelli che hanno operato bene" e "quelli che hanno operato male".
  • Le caratteristiche del nuovo corpo. La Scrittura ci insegna che l'identità del corpo di risurrezione sarà la stessa, ma che esso sarà qualitativamente diverso. Vi sarà sia "lo stesso" che "differente" nel corpo di risurrezione sia dei redenti che dei reprobi. Vi sarà una continuità, cosicché avremo lo stesso corpo di prima, ma con caratteristiche diverse compatibili con la nuova creazione. Sarà unito con la sua anima per sempre, perché la creatura umana nella sua integrità è anima più corpo, né mai una senza l'altro. Risorgerà lo stesso corpo che era stato sepolto, ma rivestito di gloria ed immortalità (1 Corinzi 15:37,42-44). Per "corpo spirituale" che risorgerà non si intende così "uno spirito" o "un corpo etereo", ma di un corpo perfettamente adatto come tempio di Dio lo Spirito Santo. Quando Gesù risorge, non si tratta, infatti, di "un fantasma", ma di un corpo di sostanza diversa da quella che noi conosciamo attualmente: "Guardate le mie mani e i miei piedi, perché sono proprio io! Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io»" (Luca 24:39).
Anche nell'ambito cristiano oggi vi sono coloro che negano che vi sarà una risurrezione generale alla fine dei tempi (sia dei giustificati che degli ingiusti) e che implicherà quindi anche il corpo. Prevale così un certo "spiritualismo" ma questo non corrisponde all'insegnamento delle Scritture. Per quanto ci sia di difficile comprensione, però, noi lo accogliamo per fede, consapevoli che: "Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miseri fra tutti gli uomini" (1 Corinzi 15:19).

Alla pagina corrispondente del nostro wiki (che vi permette di vedere in successione tutte le D/R) potrete trovare altri riferimenti biblici e questioni supplementari spiegate.

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