Dalla Genesi all'Apocalisse, Dio liberamente interferisce con la volontà umana per realizzare i Suoi eterni propositi. Persino nella grande e peccaminosa ribellione rappresentata in Apocalisse 17
"Dio ha messo nei loro cuori di eseguire il suo disegno che è di dare, di comune accordo, il loro regno alla bestia fino a che le parole di Dio siano adempiute" (v. 17) che, in questo caso, sarà la Sua inevitabile vittoria su questi re e gente ribelli:
"Combatteranno contro l'Agnello e l'Agnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e vinceranno anche quelli che sono con lui, i chiamati, gli eletti e i fedeli" (v. 14). La preponderanza di molti testi biblici elimina l'idea che Dio, in qualche modo, sia "un gentiluomo", vale a dire, che sia incapace o si astenga dal volgere i cuori e le volontà umane (e quindi le loro scelte) a realizzare i Suoi propositi. Di fatto, Salmi 33:10 insegna l'esatto opposto:
"Il SIGNORE rende vano il volere delle nazioni, egli annulla i disegni dei popoli". Non leggiamo che Dio onori il volere delle nazioni e rispetti diligentemente i disegni dei popoli. Al contrario, ci vien detto:
"Il SIGNORE regna: tremino i popoli" (Salmo 99:1). Dovremmo imparare da Geremia, che dichiara la consapevolezza che egli ha di questa gloriosa verità:
"SIGNORE, io so che la via dell'uomo non è in suo potere, e che non è in potere dell'uomo che cammina il dirigere i suoi passi" (Geremia 10:23).
Contrariamente al fin troppo popolare insegnamento moderno, il nostro Padre interferisce chiaramente e regolarmente con la libera volontà umana. A nostro danno, ci siamo allontanati di molto dalla confessione storica del coinvolgimento sovrano di Dio in ogni aspetto del Suo creato. Di fatto, Agostino non cerca in alcun modo di nascondere il suo disdegno per qualunque affermazione che vorrebbe artificialmente limitare l'ascendenza di Dio e scrive francamente che è "blasfemo" e "folle" affermare che Dio non cambi le volontà umane ogni qual volta ed in qualsiasi modo Egli scelga:
"...quale empia follia può portare a dire che Dio non possa far volgere al bene le volontà cattive degli uomini, scegliendo quelle che vuole, quando e dove vuole? Ma quando lo fa, è la misericordia a guidarlo, mentre quando non lo fa, è il giudizio" (Agostino, Manuale sulla Fede, Speranza e Carità, 25).
Dobbiamo ravvederci di questa follia ed al tempo stesso lodare il nostro Dio che di fatto cambia la nostra volontà! Molti che professano che "Dio è un gentiluomo" probabilmente non hanno mai considerato le conseguenze di un mondo dove Dio, per qualunque ragione possiamo immaginare, di fatto non influenzi, cambi, ed interferisca con la decaduta volontà umana. Quanto molto più orribile sarebbe!
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