Una delle metafore più note con le quali Gesù descrive la Sua Persona ed opera è quella della porta: “Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura” (Gv. 10:9). Nel contesto di una società agricolo-pastorale come quella del Suo tempo, questo è uno dei molti modi in cui Egli descrive così la Sua unicità: Egli è l’unica porta attraverso la quale si accede a Dio e per la quale si possono ricevere le Sue benedizioni. Indubbiamente questo è un concetto oggi “non politicamente corretto” che “fa a pugni” con la mentalità corrente. Poco importa, però. Noi prendiamo sul serio quel che afferma la Parola di Dio, che sia gradito oppure no al nostro mondo. In che modo questa affermazione di Gesù è di grande conforto per il cristiano? È quello che esamino nella mia predicazione per questa domenica 11 maggio 2014.
Vedi qui la predicazione: http://riforma.net/index.php?title=Studi_biblici/Giovanni_10:9
Nessun commento:
Posta un commento