“L’insegnamento cristiano e la teologia devono essere sempre fatte derivare solo dalle Sacre Scritture. Esse sono l’unica autorità che possa determinare ciò che i cristiani in quanto cristiani devono credere ed insegnare. Questo non significa, però, che non vi sia null’altro che un cristiano debba fare prima di presumere d’insegnare e predicare la Bibbia. La teologia esegetica precede autorevolmente la teologia sistematica, ma, in altri modi, pure lo fa la teologia storica. Essa, naturalmente, non la precede in quanto autorità, ma in quanto ha la capacità di consulenza e di verifica di un consigliere. Proverbi 26:16 dice: “Il pigro si crede più saggio di sette uomini che danno risposte sensate”. Allo stesso modo, sebbene solo Dio attraverso la Bibbia eserciti autorità su come un cristiano debba comportarsi, quello stesso cristiano farà bene a consultare ‘sette saggi’. Si comporta in modo insensato se non lo fa. Anche nel nostro insegnamento e predicazione non dobbiamo essere pigri, dobbiamo consultare i saggi che la teologia storica ci presenta [la storia dell’interpretazione biblica attraverso i secoli, il modo in cui un certo argomento o testo biblico è stato affrontato nei secoli]. Non dobbiamo neppure essere degli snob ed assumere l’incredibile posizione di coloro che affermano come il nostro tempo sia teologicamente il più saggio ed istruito fra tutti [ad esempio, chi idolatrando ciò che la scienza moderna o gli intellettuali moderni più accreditati, svaluta ciò che si è detto o fatto nel passato]. Davvero? Sì, abbiamo molti vantaggi, ma abbiamo pure incredibili svantaggi. Uno di essi è la tendenza moderna allo snobismo storico” [Tipica nel nostro tempo non solo è l’ignoranza della storia, ma la pretesa che conoscere e valorizzare la storia non sia importante, come pure la tendenza post-moderna al revisionismo storico, a piegare la storia a nostro vantaggio].
(Sam Waldron, Decano del Covenant Baptist Theological Seminary, Pastore della Grace Reformed Baptist Church di Owensboro, KY - citazione originale).
Snob (da cui deriva “snobismo”) è un termine che viene utilizzato per identificare una categoria di persone che imitano i modi ed il modo di vivere di classi sociali superiori, atteggiandosi in maniera raffinata e altezzosa. Per estensione il termine è utilizzato per identificare una classe di persone, anche di rango elevato, che ostentano altezzosità o disprezzo verso le classi o i gruppi di persone che considerano inferiori o plebee, che ostentano il carattere di intellettuali, teologi o esegeti senza esserlo, o che hanno un atteggiamento servile e privo di discernimento verso coloro che credono “contare” nella società, o nella cultura prevalente e disprezzano chi non ce l’ha. Nella storia gli snob venivano identificati come coloro che, pur non avendo titolo nobiliare, stavano a stretto contatto con l'aristocrazia del tempo.
Grazie Paolo!
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