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sabato 2 aprile 2016

Verità secondo le Scritture

È stata la “verità secondo le Scritture” a motivare e a sospingere i teologi che avevano redatto i Canoni di Westminster. Lo stesso dovrebbe essere per noi. Perché? Perché è biblico! Quando Paolo lascia la chiesa di Efeso, egli la ammonisce che dopo la sua partenza si sarebbero introdotti fra di loro “lupi rapaci” che avrebbero insegnato “dottrine perverse per trascinarsi dietro dei discepoli” (Atti 20:29-30). Sarebbe avvenuto e la comunità si divide. Che cosa comanda Paolo a Timoteo, mandato a quella chiesa per cercare di risolvere il problema di quegli insegnamenti fallaci? “Esercitati alla pietà” (1 Timoteo 4:7), meglio tradotto con “nella verità”, approfondire la conoscenza di Cristo. “Non perdere tempo a discutere sciocche idee, miti o favole; cosa da vecchie comari. Impiega, invece, il tuo tempo e le tue energie a tenerti in buona forma spirituale” (BDG).

Paolo sapeva che l’antidoto all’insegnamento di dottrine errate è la sana dottrina - e per Paolo crescere nella conoscenza della verità non era un’opzione, era un imperativo. Egli ammoniva i cristiani di Efeso che se non si fossero “addestrati” nella sana dottrina sarebbero stati “sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore” (Efesini 4:14).

In modo non tanto diverso dall’Efeso del primo secolo. L’Inghilterra del XVIi secolo aveva visto l’insorgere di nuove e strane dottrine: quaccheri, antinomisti, arminiani, Levellers, uomini della “Quinta monarchia”, tutti che cercavano di conquistarsi discepoli. I Riformatori di quell’epoca sapevano ciò che Paolo insegnava - che la sana dottrina era l’arma più importante contro le menzogne. È stato così che nel 1641 erano stati emanati numerosi appelli alla Camera dei Comuni affinché fosse convocato un sinodo generale dei “teologi più seri, pii, eruditi e giudiziosi di quest’isola”. Quegli uomini dovevano esaminare i documenti costitutivi correnti della Chiesa di Inghilterra e rivederli affinché fossero più in linea con le Scritture, perché quei documenti esigevano “un’ulteriore e più perfetta Riforma”. I riformatori lamentavano che la corrente mancanza di conoscenza della verità nella nazione disonorava Dio, così avevano chiesto al Parlamento che considerasse “il più rapidamente possibile” il modo di onorare Cristo con maggiore gloria. Il Parlamento inglese, così’, convoca l’Assemblea di Westminster come risultato di questi appelli. Il Parlamento dà il compito all’Assemblea di “sistemare” la dottrina della Chiesa “nel modo più conforme possibile alla Parola di Dio” e secondo l’esempio delle “migliori chiese riformate”. Tutto ciò che nei documenti precedenti fosse stato trovato “contrario alla sana dottrina ed alla forza della pietà” doveva essere riveduto. Dopo molto lavoro, i teologi producono una precisa Confessione di fede e due catechismi (uno più vasto e l’altro più conciso), con parole espresse attentamente e teologicamente precise, da usarsi tutt’attraverso la nazione per l’istruzione e la crescita nella conoscenza di tutti, dal professore di teologia a Cambridge fino ai bambini dell’operaio più povero. Quei teologi sapevano che produrre delle affermazioni teologiche chiare, ricche e profonde, era il modo migliore per condurre alla riforma dei cuori e delle menti di donne ed uomini.

L’addestramento è un duro lavoro! Implica sforzo e fatica. Paolo dice a Timoteo che si tratta pure di una battaglia. Nel loro perseguimento di una riforma, i teologi di Westminster avrebbero affrontato grandi difficoltà. Il re Carlo I, in guerra contro il Parlamento, aveva dichiarato che chiunque avesse osato partecipare all’Assemblea sarebbe stato arrestato ed imprigionato. L’Assemblea, però, si riunisce ugualmentre. Per 10 lunghi anni, i teologi cercano di formulare le verità teologiche della Bibbia nel modo più preciso, mentre al di fuori della Westminster Abbey vi erano sommosse violente e talvolta fatali a causa della guerra civile in corso. I membri dell’Assemblea continuavano ad incontrarsi ed a vivere a Londra, mentrre le loro famiglie, i loro cari, le loro proprietà e le loro chiese, erano sottoposte a dure vessazioni da parte del truppe. Quei teologi subiscono un affronto ultimo nel 1660 quando la ristabilta monarchia respinge la loro opera e reinstalla l’episcopato anglicano. La Confessione di frede viene pubblicamente data alle fiamme e ripudiata dai leader dell’Inghilterra, mentre la Chiesa di Inghilterra ritorna alla situazione precedente al 1640.

Oggi il rifiuto della verità continua ed abbondano coloro che insegnano false dottrine. Sono molti coloro che non vedono il valore di perseguire il duro lavoro di addestrare la propria mente alla bellezza e complessità delle verità dottrinali in favore di un “vangelo semplice” privo di sostanza dottrinale. Eppure, proprio di fronte alla proliferazione incontrollata delle malerbe di insegnamenti falsi, dobbiamo ricorrere più che mai alla sana dottrina, non fuggire da essa. Paolo lo comanda; i teologi di Westminster lo facevano; ed anche noi dobbiamo farlo. Nel processo di conformare sempre meglio la nostra vita alle Scritture (in questo consiste la Riforma) noi cresciamo nella conoscenza di Cristo e diamo gloria a Dio, Colui che ci ha chiamato dalle tenebre alla conoscenza di Suo Figlio.
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Dr. Whitney G. Gamble
Professore assistente di Studi Biblici e Teologici, Providence Christian College, Pasadena, California

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