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sabato 23 febbraio 2019

Come ascoltare un sermone

Il sermone è tradizionalmente la parte più estesa ed importante del culto domenicale delle chiese evangeliche. Centinaia di migliaia di minuti: è il tempo che passa nella sua vita un cristiano evangelico ad ascoltare sermoni. L'ascolto di sermoni, però, implica molto di più che cronometrare i minuti in cui si sta svegli durante i sermoni... Nonostante tutto il tempo dedicato a questo, è raro trovare una chiara guida su come ascoltare un sermone. Eppure, è Gesù stesso che ci dice: "Fate dunque attenzione a come ascoltate" (Luca 8:18). I benefici che ne traiamo dipendono dal modo in cui ascoltiamo. In che modo, allora dobbio ascoltare? È importante trarre dei benefici dalla predicazione che udiamo.

Abbiamo orecchie per poter udire la Parola di Dio: "Chi ha orecchi da udire, oda" (Matteo 11:15; Marco 8:18). E quando udiamo dobbiamo comprendere: è una condizione spirituale molto grave quella di coloro che stanno sempre ad udire senza comprendere (Marco 4:12). Il nostro cuore e la nostra vita dovrebbe produrre frutto da ciò che ascoltiamo (Luca 8:15). Ascoltiamo nel modo giusto quando ciò che ascoltiamo nei sermoni lo mettiamo a confronto con la nostra vita (Atti 18:11). 
Talvolta potremmo pensare che quel che ascoltiamo in un sermone non sia quello di cui abbiamo bisogno in quel momento, ma dobbiamo riceverlo e conservarlo comunque nel nostro cuore, perché potrebbe venire il giorno in cui ci sarà necessario (Isaia 42:23).

I sermoni che troviamo alla radio, in televisione o sul web sono indubbiamente stati di beneficio per molti, ma se ci portano a pensare che quelli a cui potremmo presenziare in una chiesa nel contesto del culto pubblico siano meno importanti o persino superflui, sbagliamo e non ascoltiamo nel modo giusto. Vi sono alcuni che pensano di potere fare a meno della chiesa perché "tanto" possono ascoltare dei sermoni a casa propria. Forse pensano che quelli ascoltati a casa dal proprio predicatore favorito siano migliori e più attraenti. Quello, però, non è il contesto normale della predicazione stabilito da Dio. C'è infatti un legame fra la comunità riunita ed il ministro di Dio che se ne prende cura che non può essere sostituito da un sermone sul web o in tv di un altro predicatore. Non ci viene chiesto di essere "assaggiatori" di sermoni, ma facitori.

Ecco dieci consigli utili su come ascoltare un sermone.

1. Per l'ascolto dobbiamo prepararci. Dobbiamo disporci spiritualmente all'ascolto, avere l'atteggiamento giusto, quello di coloro che ritengono valorizzano la predicazione come strumento privilegiato di comunicazione della Parola di Dio. Per questo, prima di recarci al culto dobbiamo metterci in preghiera: (1) lodare e benedire Dio perché può e vuole parlarci attraverso la lettura e la predicazione della sua Parola; (2) pregare per il predicatore affinché lo Spirito di Dio operi attraverso di lui (2) pregare per noi stessi affinché traiamo il massimo profitto dalla Parola predicata.

2. Per l'ascolto dobbiamo "esserci". "Perciò, subito mandai a chiamarti, e tu hai fatto bene a venire; or dunque siamo tutti qui presenti davanti a Dio, per ascoltare tutto ciò che ti è stato comandato dal Signore" (Atti 10:33). La predicazione domenicale non è "solo una tradizione", o peggio una formalità, ma uno strumento privilegiato attraverso il quale Dio ci parla. Non aspettiamoci che Dio ci parli altrimenti assentandocene, se possiamo esservi presenti, trascurando (e disprezzando) così l'opportunità che ci viene offerta.

3. Per l'ascolto dobbiamo aspettarci di ricevere. Dobbiamo anelare la presenza di Dio e d'incontrarlo attraverso la predicazione. Dobbiamo avere fame e sete della Parola, liberandoci da tutto ciò che potrebbe impedirci di riceverla con desiderio. "Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell'ipocrisia, delle invidie e di ogni maldicenza, come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza" (1 Pietro 2:1-2).

4. Non andiamo ad ascoltare un uomo, ma Dio che ci parla per suo tramite. L'Apostolo scrive: "Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi l'accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete" (1 Tessalonicesi 2:13). E' una parola che Dio rende potente "...perché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio. (...) questa è la parola della Buona Notizia che vi è stata annunciata" (1 Pietro 1:23-25). Infatti: "Se uno parla, lo faccia come si annunciano gli oracoli di Dio" (1 Pietro 4:11). La predicazione è un'ordinanza attraverso la quale incontriamo Dio. Non è una semplice usanza, una formalità, o qualcosa a cui si possa "assistere" per l'apparenza. In noi vi dev'essere "timor di Dio", come chi "trema di fronte alla sua parola" (Isaia 66:2; Malachia 2:5); "Bada ai tuoi passi quando vai alla casa di Dio e avvicìnati per ascoltare, anziché per offrire il sacrificio degli stolti, i quali non sanno neppure che fanno male" (Ecclesiaste 5:1).

5. Ascoltare con tutto il cuore. Ascoltare è più che sentire, specialmente se si sente il sermone e non lo si comprende (Matteo 13:13). C'è anche però un pericolo quando si pensa di averlo compreso e presto lo si dimentica. Dobbiamo impedire che la Parola scivoli via dalla nostra mente, ma dobbiamo ricevera, conservarla e farne tesoro: "Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo" (Matteo 13:44); "Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino!" (Apocalisse 1:3). Udire implica impegnare le nostre orecchie e memoria senza distrarci, impedendoci di vagare con i pensieri: "Vengono da te come fa la folla; il mio popolo si siede davanti a te e ascolta le tue parole, ma non le mette in pratica; perché con la bocca fa mostra di molto amore, ma il suo cuore va dietro alla sua cupidigia. Ecco, tu sei per loro come la canzone d'amore di uno che ha una bella voce e sa suonare bene; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica" (Ezechiele 33:31-32).

6. Ascoltare con sottomissione e dipendenza. Non dobbiamo andare ad ascoltare la predicazione intrattenendo in noi pregiudizi. Potrebbe magari essere il pregiudizio che non ne avremo beneficio: "Stiamo dunque attenti: la promessa di entrare nel suo riposo è ancora valida e nessuno di voi deve pensare di esserne escluso. Poiché a noi come a loro è stata annunciata una buona notizia; a loro però la parola della predicazione non giovò a nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano ascoltata" (Ebrei 4:1-2). 

Prima di consacrare una persona al ministero pastorale, è uso che il Sinodo ascolti dai candidati "un sermone di prova" che deve valutare e discutere. Non pochi cristiani, quando si pongono all'ascolto di un sermone, credono di far parte di una "commissione di esame" e di essere lì per criticarlo! Non andiamo, però, ad ascoltare per "valutare" la predicazione o ritenerla una proposta di discussione o peggio per cavillarci sopra, ma in vista dell'ubbidienza anche quando ci fosse "scomoda". Dobbiamo rinunciare alle nostre risorse e, nell'udire la Parola predicata, dipendere da Cristo.

7. Ascoltare nel modo giusto. Dobbiamo aver sete del latte puro della Parola affinché prr suo tramite noi cresciamo. Non ascoltiamo nel modo giusto quando abbiamo prurito d'udire espressioni, parole o cose sempre nuove (2 Timoteo 4:3). Né dobbiamo dare maggior peso a cose nuove rispetto ai doveri o verità che già conosciamo. Quando la stessa verità, espressione o verso citati da un predicatore non sono rispettati e ricevuti quanto sono dette da altri, mostriamo parzialità. Usiamo favoritismi personali in maniera contraria a Giacomo 2:9. Lo stesso rimane vero se ciò che dice un predicatore che apprezziamo ci distrae dalla sostanza del messaggio stesso. Oppure ci rallegriamo in ciò che ci vien detto semplicemente perché è detto da un certo predicatore. Se ci rallegriamo della maniera di parlare o di esprimersi di un predicatore più di quanto rispettiamo Dio traendone profitto spirituale, noi mon stiamo ascoltando nel modo giusto.

8. Ascoltare con riverenza. Non siamo nello spirito giusto se disprezziamo l'ordinanza della predicazione permettendo che qualcosa ci distragga dal suo ascolto attento. Riverenza significa non essere distratti da chi abbiamo attorno a noi, da pensieri oziosi oppure parlando a chi ci sta accanto durante il sermone. Osserviamo magari com'è vestito qualcuno lì presente oppure particolari dell'architettura dell'edificio ecclesiastico. Quand'anche fosse una preghiera quella che pronunziamo dentro di noi durante un sermone, essa sarebbe irrispettosa verso la Parola, a meno che non sia una breve preghiera in riferimento a ciò che si ascolta in quel momento. Fossero anche dei pensieri buoni, ma irrilevanti in quel momento, essi sarebbero una distrazione non necessaria, lo stesso che mettersi a leggere qualcosa (sfogliando l'innario, il notiziario della comunità oppure persino un libro!) distogliendo la nostra attenzione dal predicatore. Per questo ci è utile portarci un blocco notes per annotarvi lo schema che sermone che udiamo e spunti per ulteriore approfondimento (in alcune chiese carta e penna è disponibile per ciascuno nei banchi insieme alla Bibbia ed all'innario).

9. Ascoltare con spirito di preghiera. Pregare brevemente per noi stessi e per gli altri mentre ascoltiamo, può essere di beneficio. Dovremmo pregare per il predicatore mentre predica affinché Dio lo aiuti. Pregare che Dio ci aiuti a mettere in pratica la Parola quando ne abbiamo bisogno. Benedire Dio quando le parole che udiamo le troviamo utili e ben dette. Ascoltare in spirito di preghiera ci aiuterà ad evitare di soffocare in noi la consapevolezza di aver peccato o di suscitare sentimenti di amore verso la Parola.

10. Ascoltare e mettere in pratica. Non dovremmo ascoltare più per aumentare la nostra conoscenza che il mettere in pratica, più per informare la mente che per riformare il cuore e la vita: "Siate facitori della parola e non uditori soltanto, ingannando voi stessi. Poiché, se uno è uditore della parola e non facitore, è simile a un uomo che osserva la sua faccia naturale in uno specchio; egli osserva se stesso e poi se ne va, dimenticando subito com'era. Ma chi esamina attentamente la legge perfetta, che è la legge della libertà, e persevera in essa, non essendo un uditore dimentichevole ma un facitore dell'opera, costui sarà beato nel suo operare" (Giacomo 1:22-25).

Dobbiamo dare il dovuto peso sia agli ammonimenti e minacce di giudizio da parte di Dio che all'evangelo. Dobbiamo considerare e fare uso della parola predicata sia come mezzo di conversione che di conferma: "ricevete con mansuetudine la parola piantata in voi, la quale può salvare le anime vostre" (Giacomo 1:21). Dobbiamo fare uso delle promesse offerte nella predicazione come dirette a noi da Dio attraverso un ambasciatore autorizzato. Non ascoltiamo "in vista dell'eternità" quando respingiamo le dolci offerte dell'evangelo e non rispondiamo con gioia all'invito di partecipare alle "nozze del Figlio del Re" (Matteo 22:1-14). Rattristeremmo così lo Spirito Santo che ci esorta tramite l'annuncio della predicazione. Se non accogliamo Cristo e ci avvaliamo della sua opera, di fatto calpestiamo il sangue di Cristo non stimandolo come dovremmo.

Conclusione

Ascoltare un sermone è un'attività più spirituale che intellettuale o sociale. Dobbiamo accostarvici nel modo giusto. Possiamo avere molto beneficio dai sermoni se ci prepariamo ad ascoltarli nel modo giusto e diamo ad essi attenzione indivisa e diligente. In seguito dobbiamo pregare e meditare sulle verità che sono state dichiarate e accertarci di mettere in pratica la volontà di Dio che ci è stata presentata attraverso di essi. Nel conversare con gli altri potremo incoraggiarli a rammentare loro i benefici della Parola predicata. Non farebbe una grande differenza al nostro cuore, vita, famiglia e chiese se lo facessimo?

Adattato da:https://www.reformationscotland.org/2019/02/15/how-to-listen-to-a-sermon/

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