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lunedì 15 novembre 2010

Al riguardo dei presunti errori nella Bibbia...

"Il primo a parlare in una lite sembra aver ragione, ma viene il suo avversario e lo confuta" (Proverbi 18:17 CEI).

La Bibbia non contiene errori: gli errori si trovano nel modo in cui i suoi critici si accostano ad essa. Le loro accuse sono basate sui loro presupposti fallaci e sulle loro interpretazioni errate. I loro errori si possono essere inquadrati nelle seguenti categorie generali.
  • Presumere che ciò che ancora non è stato spiegato non sia spiegabile.
  • Presumere che la Bibbia sia colpevole prima di essere provata innocente.
  • Confondere​​ le nostre interpretazioni fallibili con l'infallibile rivelazione di Dio.
  • Trascurare di interpretare brani difficili alla luce di quelli chiari.
  • Basare un particolare insegnamento su un brano oscuro.
  • Dimenticare le caratteristiche umane della Bibbia.
  • Presumere che un resoconto parziale sia un resoconto errato.
  • Esigere che le citazioni che il NT fa dell'AT siano citazioni esatte.
  • Presumere che racconti divergenti siano falsi.
  • Presumere che la Bibbia approvi tutto ciò che riporta.
  • Dimenticare che la Bibbia fa uso di un linguaggio corrente non-tecnico.
  • Presumere che numeri arrotondati siano falsi.
  • Trascurare di notare come la Bibbia faccia uso di generi letterari diversi.
  • Dimenticarsi che solo il testo originale, non ciascuna sua copia, è privo di errori.
  • Confondere affermazioni generali con affermazioni categoriche.
  • Dimenticarsi che rivelazioni successive integrano o sostituiscono le precedenti.

Su linee simili, ecco alcune maniere di commettere errori al riguardo di presunte contraddizioni:
  • Leggere sempre un testo o un brano isolandolo completamente senza tenere conto del contesto sociale, storico, letterario e culturale in cui è stato scritto.
  • Presumere che Dio si debba comportare nel modo che noi riteniamo più giusto e poi accusarlo di non farlo.
  • Presumere che Dio avrebbe dovuto intervenire direttamente piuttosto che avvalersi di esseri umani nel loro particolare contesto sociale, storico e culturale.
  • Non mettere a confronto testi con testi per trovare il significato di quelli più difficili.
  • Non confrontare traduzioni diverse della Bibbia, non controllare come sia il testo greco o ebraico.
  • Presumere che se non comprendiamo un testo esso non possa essere giusto.​
  • Ignorare la rivelazione progressiva.
  • Non cercare di comprendere la natura umana e divina di Gesù o della Trinità al tempo stesso, non consultare i teologi che possono spiegarci i testi difficili.
Quali sono i principi secondo i quali affermiamo che la Bibbia non contenga errori? Vedasi la Dichiarazione sull'inerranza biblica (1978)​.

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