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giovedì 24 maggio 2012

Evoluzione dei costumi o apostasia?


Alterare, ridefinire, trasformare le istituzioni creazionali di Dio, di cui il moderno tentativo di legittimare il matrimonio fra persone dello stesso sesso è uno degli esempi, è frutto dell’attività di spiriti seduttori e menzogneri che solo si ritorcerà contro il mondo ribelle a Dio a sua vergogna e condanna. In questo soltanto servirà i propositi di Dio.

Il messaggio di 1 Timoteo 4:1-5.


Il nostro mondo, in rapida e costante trasformazione, ci ha abituato all’idea che “il cambiamento” in ogni aspetto della nostra vita sia da considerarsi non solo inevitabile ma anche auspicabile. Si dice: le cose cambiano, anzi, “devono cambiare” per adattarsi a nuovi tempi e a nuove situazioni. Questo concetto è stato indubbiamente oggi rafforzato dall’imporsi dell’ideologia evoluzionista, non solo nel campo della biologia, ma in ogni aspetto della vita umana. Assunta a dogma indiscutibile, l’evoluzione dei costumi e delle stesse idee è sempre di più considerata “cosa normale”, da prendersi per scontata. Il “nuovo” è diventato così sinonimo di “migliore” e desiderabile ed il termine stesso “conservatore” ha assunto una connotazione negativa e sinonimo di “retrogrado”, “antiquato”, “reazionario” e “nemico del progresso”.

In questa linea vi è chi sostiene che le religioni tutte siano superate “cose del passato”, superstizioni non all’altezza dei tempi nuovi che sono all’insegna della “scienza” e della “razionalità”. Vi è però anche chi non è disposto a sostenere questa idea radicale, che ammette come “la religione” abbia sicuramente “qualcosa di buono” e che sia necessaria, ma che essa pure inevitabilmente debba adattarsi alla modernità, cambiare, “evolvere”.

In questa prospettiva, potrebbe forse la fede cristiana (non solo nelle sue forme, ma anche nei suoi contenuti) pure non cambiare? No di certo, si risponde. I concetti tradizionali e l’interpretazione dei dati di base della fede, “devono” essere modificati per adattarsi sempre meglio al tempo presente. Perché? Perchè gli scrittori del passato e, in particolare, quelli della Bibbia, - si afferma - erano “limitati” e non avevano le risorse che abbiamo noi oggi, noi che siamo “illuminati”, per comprendere rettamente la realtà.

E’ così? Beh, bisogna certo distinguere: alcune cose possono e devono cambiare, altre, le fondamenta, quanto Dio ha stabilito e che ha sanzionato nella Sua Parola, devono rimanere intatte e continuare a determinare quanto su di esse si edifica, altrimenti tutto l’edificio inevitabilmente è destinato a crollare.

Questa “ossessione” moderna per il cambiamento, in tutta la sua carica eversiva e distruttiva, era stata, però, chiaramente prevista dalle Sacre Scritture, tanto che fin dall’inizio esse ce ne avevano messo in guardia con termini inequivocabili.

“Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni, viati dall'ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza. Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino con rendimento di grazie. Infatti tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie; perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera” (1 Timoteo 4:1-5).

Il termine chiave di questo testo è “apostasia”, letteralmente “allontanamento”. La cultura moderna si allontana sempre di più dalle solide fondamenta della verità rivelata da Dio una volta per sempre ai fini della salvezza del genere umano.

Questo allontanamento, questo cambiamento, questa “evoluzione”, è forse “buono”? No, anzi, è funzionale alla sua stessa distruzione. Sono “segni dei tempi” che preludono all’imminente esecuzione del giusto giudizio di condanna che grava sull’umanità a causa della sua ribellione all’autorità ed agli ordinamenti di Dio.

Ecco così che, così come si esprime questo testo, i tempi moderni vedono sempre di più aumentare l’azione destabilizzante e distruttiva di “spiriti seduttori” - o “spiriti menzogneri” - che diffondono “dottrine di demoni”, “dottrine diaboliche”. Essi, infatti, propongono e promuovono con grande abilità e diligenza cose false, appositamente tese a sviare la gente dalla verità rivelata ed a condurle all’apostasia, cioè all’allontanamento, all’abbandono della “fede”. Che cos’è questa “fede”? E’ l’insegnamento genuino ed originale di Cristo contenuto autorevolmente dal Nuovo Testamento e preannunciato dall’Antico, insegnamento da considerarsi immutabile.

Questo “spiriti menzogneri” operano attraverso “uomini bugiardi” e ipocriti (gente che “porta una maschera” che nasconde il loro vero volto), impostori, uomini che “proferiscono menzogne”, già “bollati a fuoco”, “cauterizzati”, “marchiati” nella loro coscienza, e quindi riconoscibili come tali una volta “smascherati” - una volta che il “marchio” che li contrassegna sia reso palese, perché è nascosto.

Di questo testo vorrei metterne in evidenza alcuni tratti salienti.

1. “...ma lo Spirito dice esplicitamente”. Tutto questo non è “una strana dottrina”, ma cose che esplicitamente, espressamente, apertamente, lo Spirito di Dio ha rivelato da sempre attraverso i Suoi apostoli. Esso da sempre preavverte il popolo di Dio, che sarebbe avvenuto.

2. Da dove “escono fuori” questi “spiriti seduttori” i “spiriti menzogneri”? Essi sono indubbiamente espressione di Satana, che già aveva tentato di ostacolare l’opera del Cristo e che continua nella “azione di disturbo”, attraverso i secoli, di coloro che Gli appartengono: “Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna” (Giovanni 8:44).

Ci si potrebbe ora chiedere come sia possibile che questi “spiriti seduttori” siano in giro per il mondo e compiano indisturbati la loro azione nefasta? Forse che potrebbero pregiudicare i propositi di Dio? No, anzi, Dio stesso se ne serve per eseguire la Sua condanna sui reprobi e sui ribelli. Gesù stesso aveva detto: “Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "Io sono il Cristo". E ne sedurranno molti” (Matteo 24:5); “...perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ma voi, state attenti; io vi ho predetto ogni cosa” (Marco 13:22-23). Molti “cascheranno” vittima di questi “spiriti seduttori”, ma gli eletti di Dio non se ne lasceranno sedurre, perché Iddio li preserva.

Chi “cascherà”? Coloro che “non hanno aperto il cuore all’amore per la verità per essere salvati” ai quali Dio manda una potenza di errore perché credano alla menzogna”, “ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento” (Romani 1:27), così com’è scritto:

“La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati” (2 Tessalonicesi 2:9-11).

Questo è coerente con quanto già avveniva durante l’Antico Testamento quando Dio giudica i ribelli del Suo popolo attraverso falsi profeti nei quali Egli mette uno spirito di menzogna, com’è scritto: “Il SIGNORE gli disse: ‘E come?’ Quello rispose: ‘Io uscirò e sarò spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti’. Il SIGNORE gli disse: ‘Sì, riuscirai a ingannarlo; esci e fa' così’. E ora ecco, il SIGNORE ha messo uno spirito di menzogna in bocca a tutti questi tuoi profeti; ma il SIGNORE ha pronunciato del male contro di te»” (1 Re 22:22-23; cfr. 2 Cronache 18:21-22).

3. Particolarmente interessante è pure l’esemplificazione di quest’opera eversiva fatta seguire dall’Apostolo al nostro testo  di 1 Timoteo 4.

Gli spiriti seduttori dei tempi futuri “...vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino con rendimento di grazie” (1 Timoteo 4:3). L’Apostolo qui si riferisce al falso ascetismo che sarebbe incorso nella storia del cristianesimo, che svaluta il matrimonio e prescrive l’astensione obbligatoria da cibi che pure Dio ha creato per nostro nutrimento.

L’accento sul matrimonio, il patto vitale e fecondo di un uomo ed una donna, non è cosa secondaria, perché si tratta di una fondamentale istituzione creazionale di Dio, la cui santità è stata e rimane pregiudicata da coloro che lo disprezzano, così come disprezzano quanto altro Dio ha creato. Sembra che gli “spiriti seduttori” lo colpiscano in modo particolare anche oggi, non solo persuadendo uomini e donne a relativizzarlo favorendo le unioni casuali e limitate nel tempo, ma anche lo vorrebbero “ridefinire” allargandolo ad unioni fra persone dello stesso sesso o chissà un giorno a che altro. Questo è un’altro modo in cui gli “spiriti seduttori” moderni vorrebbero alterare e pregiudicare le istituzioni creazionali di Dio, di cui il matrimonio è una di quelle fondamentali; sovvertire - se fosse possibile - ciò che Dio ha creato e stabilito nei Suoi ordinamenti perenni ed immutabili. Molti “cascheranno”, si lasceranno sedurre a mettere in questione e a ridefinire quanto Dio ha stabilito, anche istituzioni ecclesiastiche, attraverso le persuasive argomentazioni della sapienza umana non in linea con quella di Dio. Anche questo, però, colpirà le false chiese ed i falsi cristiani, il cui “revisionismo” si ritorcerà a loro danno e si tramuterà in strumento di Dio affinché alla fine essi siano svergognati e condannati.

“Evoluzione dei costumi”, dunque, o apostasia, allontanamento da quanto Dio ha stabilito? Sicuramente evoluzione il cui culmine, però, non sarà “il meglio”, ma “il peggio” del giusto giudizio di Dio, come sta scritto: “Tu, invece, con la tua ostinazione e con l'impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d'ira per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio” (Romani 2:5); e ancora: “Ma gli uomini malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, ingannando gli altri ed essendo ingannati” (2 Timoteo 3:13).


P.E.Castellina, 24 maggio 2012

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