Questo ci ripropone oggi in 3D l’industria cinematografica con il remake del film interpretato negli anni ‘80 da Arnold Schwarzenegger che riprendeva la saga di un personaggio letterario inventato nel 1932 dallo scrittore americano di “heroic fantasy” Robert Howard In questo film, Conan, il fiero guerriero cimmero, spinto da una vendetta personale, inizia una ricerca che in breve tempo si trasforma in un epica battaglia che lo porterà ad affrontare imponenti rivali, mostri orribili ed imprese impossibili. Conan capirà di rappresentare l’unica speranza di salvare le grandi nazioni di Hyboria da un minaccioso regno malvagio e sovrannaturale.
Secondo una definizione, le storie classificabili come heroic fantasy: «sono fantasie avventurose che si svolgono in mondi immaginari preistorici o medievali, quando tutti gli uomini si suppone fossero forti, tutte le donne belle, tutti i problemi semplici e la vita tutta un'avventura». Se a tutto questo aggiungiamo il fascino della “potenza magica” del sovrannaturale ed una visione della vita fondamentalmente negativa come quella di Robert Howard (morto suicida pochi anni dopo aver reso popolare il suo personaggio) si può comprendere come queste fantasie siano oggi tornate in molti ambienti ad essere popolari. Di fronte ai pressanti problemi del nostro tempo ed all’inettitudine e alle chiacchere di politici d’ogni colore è forte, infatti, la tentazione di “spaccare tutto” in una foga distruttiva dagli esiti incerti, nonostante i successi dell’improbabile eroe. Prevale così il nichilismo, animato dallo spirito dello stesso Howard, che, proprio quando in Germania stava sorgendo il Nazismo hitleriano, ebbe a dichiarare: “La Barbarie è lo stato naturale dell'umanità. La civiltà è innaturale. E' un capriccio delle circostanze. E la barbarie, alla fine, deve sempre trionfare".
E' così? Sembrerebbe. Ci vengono inevitabilmente in mente altri "Conan il barbaro" come le "imprese" del "lucido" massacratore norvegese Anders Behring Breivik e le rivolte e saccheggi di "rivoltosi" privi di progetti. Conan il barbaro come loro eroe?
Barbaro (in greco βάρβαρος, passato in latino come barbarus) è la parola onomatopeica con cui gli antichi greci indicavano gli stranieri (letteralmente i "balbuzienti"), cioè coloro che, "incomprensibili" non parlavano greco, e quindi non condividevano la cultura greca. Si dicono "barbari" ognuno dei popoli che, a partire dal V sec., oltrepassano i confini dell'impero romano devastando senza scrupoli quello che vi trovano. Da questo il vocabolo: "barbarico", come "in popolazioni barbariche". Per estensione: primitivo, selvaggio, grossolano, privo di eleganza, Violento, sanguinario, tremendo, assassino. Da questo deriva "barbarie", sinonimo di arretratezza culturale, inciviltà e di azioni efferate, crudeli e feroci, come "la barbarie nazista".
Nelle storie fantasy e nei giochi di ruolo i barbari sono solitamente rappresentati come dei guerrieri coraggiosi e non civilizzati che attaccano con una furia pazza. Tra questi Conan il Barbaro è certamente il più noto. L'ammirazione contemporanea per questi barbari della fantasy può essere fatto risalire all'illuminismo che tendeva ad idealizzare il buon selvaggio (vedi anche la figura di Tarzan). Oggi la parola barbaro è normalmente utilizzata nel senso di selvaggio. Di fatto, però, la suddivisione fra "barbari" e "civilizzati" è piuttosto discutibile. I "civilizzatori", di fatto, spesso sono altrettanto "barbari", semmai "barbari più raffinati".
La barbarie è dunque ineluttabile, come scriveva Howard? Sembrerebbe di sì, se si considera ineluttabile la condizione umana che noi conosciamo come "normale". Di fatto, secondo la Rivelazione biblica, noi tutti siamo "barbari" perché il genere umano, a causa del peccato, si è corrotto, è andato degenerando moralmente e spiritualmente, cosa che il progresso tecnologico non ha minimamente alterato. L'uomo "civilizzato" che coltiva scienza e cultura, non è meno "barbaro" di chi l'ha preceduto, perché "barbaro" è il suo cuore e il peggio può tracimare da lui in qualsiasi momento. Gesù disse: "È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo" (*Marco 7:19-23).
La "barbarie", così, è il frutto della Caduta dalla quale Cristo è venuto per ricuperarci: "Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati!" (2 Timoteo 3:2-5).
Quando Dio rigenera il cuore umano attraverso il ravvedimento e la fede nel Salvatore Gesù Cristo, i frutti che ne scaturiscono cominciano ad essere diversi. L'Apostolo scrive: "Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne. Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste. Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge. Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c'è legge Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito" (Galati 5:16-25).
La barbarie è dunque ineluttabile, come scriveva Howard? Sembrerebbe di sì, se si considera ineluttabile la condizione umana che noi conosciamo come "normale". Di fatto, secondo la Rivelazione biblica, noi tutti siamo "barbari" perché il genere umano, a causa del peccato, si è corrotto, è andato degenerando moralmente e spiritualmente, cosa che il progresso tecnologico non ha minimamente alterato. L'uomo "civilizzato" che coltiva scienza e cultura, non è meno "barbaro" di chi l'ha preceduto, perché "barbaro" è il suo cuore e il peggio può tracimare da lui in qualsiasi momento. Gesù disse: "È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo" (*Marco 7:19-23).
La "barbarie", così, è il frutto della Caduta dalla quale Cristo è venuto per ricuperarci: "Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati!" (2 Timoteo 3:2-5).
Quando Dio rigenera il cuore umano attraverso il ravvedimento e la fede nel Salvatore Gesù Cristo, i frutti che ne scaturiscono cominciano ad essere diversi. L'Apostolo scrive: "Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne. Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste. Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge. Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c'è legge Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito" (Galati 5:16-25).
Riferimenti:
- http://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Ervin_Howard
- http://en.wikipedia.org/wiki/Robert_E._Howard%27s_health
- http://it.wikipedia.org/wiki/Conan_il_Barbaro
- http://it.wikipedia.org/wiki/Conan_il_barbaro_(film)
- http://it.wikiquote.org/wiki/Civilt%C3%A0
- http://it.wikipedia.org/wiki/Civilt%C3%A0
- http://www.educational.rai.it/lemma/testi/archeologia/civilta.htm
- http://it.wikipedia.org/wiki/Barbarie
Nessun commento:
Posta un commento