Che Dio si levi (Salmo 68) - Innario cristiano 1969, Strasburgo 1539, Iafrate 1999
1. Che Dio si levi e noi vedrem
i Suoi nemici dileguar,
abbandonare il campo,
e quei che l'odian tutti insiem
del Suo cospetto al folgorar,
fuggenti senza scampo.
Noi li vedremo allor fuggir,
sì come vedesi svanir
il fumo a una ventata;
qual cera innanzi a un gran calor,
degli empi in vista del Signor
la forza è consumata.
2. Mentre in presenza del Signor
i giusti lodano il Suo onor,
Sua forza e Sua saggezza,
e con un lieto e santo ardor
fan risuonar d'un solo cuor
la loro contentezza.
Del Re dei re, Signor del ciel,
or canti ognun con nuovo zel
il provvido governo;
che sulle nubi Egli si sta
con gran potenza e maestà;
è il nome Suo l'Eterno.
3. Vogliate genti, a Dio cantar,
a Lui che sulle nubi in ciel
appar dominatore.
Ecco, Sua voce Ei fa tuonar:
ascolti ogni anima fedel
il verbo del Signore.
Nel popol Suo l'Eterno oprò:
la terra innanzi a Lui tremò,
allor ch'ei lo ha guidato.
Con un tremendo folgorar
gli idoli vani e i loro altar
l'Eterno ha frantumato.
4. Prostrate ai piedi del Signor
le schiere ostili alfin cadran
e Gli daranno gloria.
Sia benedetto il Redentor
che ci sostiene di Sua man
e reca a noi vittoria!
Egli è l'Iddio Liberator,
che nel sublime Suo favor
ci salva dalla morte:
tutta la forza Gli appartien,
Egli in poter Suo mantien
le sotterranee porte.
Magnifico Salmo e magnifica melodia!
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