Ecco che cosa sappiamo. C’è un Dio e né io né voi siamo Lui. Dobbiamo quindi riconoscerlo come Dio nel modo che Egli ha rivelato sé stesso, sia attraverso la natura e la Scrittura, ed accostarci a Lui nei Suoi termini. Agire in qualsiasi altra maniera vuol dire crearci un idolo e praticare l’idolatria.
La Bibbia rende abbondantemente chiaro che Dio è santo. Fare uso del termine “santo” è del tutto inadeguato. Accostandosi alla presenza di Dio, l’esercito celeste degli angeli proclama notte e giorno, senza interruzione che Egli è “santo, santo, santo” (Isaia 6). Non solo “santo”, ma “santo, santo, santo”.
Dio è perfetto in santità e quindi, allo stesso modo, i Suoi criteri di santità sono perfetti. Egli esige la perfezione. Cristo dice: “Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste” (Matteo 5:48).
Ciò che Dio esige da te è:
- Perfetta ubbidienza alla Sua Legge. Approssimarsi a questa perfezione o “fare del nostro meglio” non è abbastanza, non è consentito.
- Perfetto ravvedimento.
- Perfetta fede.
Il dilemma del peccatore è dunque massiccio e angosciante. Ogni peccato che commettiamo è un atto di alto tradimento contro Dio, che merita pienamente a sua giusta ed inappellabile condanna. È proprio a questo punto che riconosciamo il bisogno disperato che abbiamo di una giustizia che noi non possediamo e che non potremo mai conseguire da noi stessi, tanto radicale è la corruzione che il peccato ha operato su di noi. È proprio a questo punto che l’Evangelo di Cristo comincia ad avere senso. Noi lo udiamo e diciamo: “Io devo avere Cristo. Lui solo mi può salvare”.
Dio esige un’ubbidienza perfetta al 100% e se non la puoi rendere, è meglio che tu trovi Qualcuno che possa farlo per te. Quel “qualcuno” è il Signore Gesù Cristo.
Quando dico che nessuno sia in grado di rendere perfetta ubbidienza, perfetto ravvedimento e perfetta fede, vi è una sola eccezione a questa regola. Il Signore Gesù Cristo ha vissuto una vita di perfetta giustizia (secondo i criteri stabiliti da Dio): Egli compiaceva sempre al Padre. Nella Sua vita non vi è stata la più piccola macchia o imperfezione. È proprio quello che influisce su di noi e che è l’essenza stessa dell’Evangelo. Cristo ha fatto tutto ciò che ha fatto in ubbidienza a Suo Padre e come nostro Sostituto (o Vicario). Ciò che Dio esige DA noi, Cristo lo ha provveduto PER noi. Cristo è vissuto per noi ed è morto per noi. Egli ha vissuto la vita che noi avremmo dovuto vivere, ha adempiuto tutto ciò che la santa Legge di Dio esige dalle creature umane. Egli ha amato Dio con tutto il Suo cuore, anima, mente e forza. Poi è morto per noi. Tutti i peccati di coloro che Dio ha eletto a salvezza sono stati posti su di Lui alla croce e Lui ha assorbito in Sé stesso il pieno castigo che essi meriterebbero (Isaia 53:4-6; 1 Pietro 2:24).
Dio è santo ed Egli è pure amore. Una volta ancora, ciò che Dio comanda, Cristo l’ha provveduto. Era l’amore a motivare il Padre a mandare Suo Figlio a vivere e morire per noi credenti. Giovanni 3:16 dice: “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”.
Proprio sapendo che non avremmo mai potuto ravvederci, credere e ubbidirgli perfettamente, il Padre, dal Suo cuore, ha dato dei doni al Suo popolo eletto:
- La perfetta ubbidienza di Gesù (2 Corinzi 5:21).
- Il ravvedimento è reso perfetto in ed attraverso Gesù - rammenta che Gesù è stato battezzato da Giovanni con un “battesimo a ravvedimento” (Matteo 3:11, Diodati).
- La fede che Dio esige è un dono che Egli ci fa (Efesini 2:8-9; Filippesi 1:29).
Catechismo di Heidelberg, domanda 60: In che modo sei giustificato davanti a Dio?' Risposta: Solo mediante una vera fede in Gesù. Ecco come. 'La mia coscienza mi accusa di aver gravemente peccato contro tutti i comandamenti di Dio, di non averne mai osservato alcuno e d'essere ancora continuamente portato (incline) a ogni sorta di male. Tuttavia, senza alcun merito da parte mia (per pura grazia), Dio mi offre e m'imputa la perfetta soddisfazione, giustizia e santità di Cristo come se io non avessi mai commesso né avuto alcun peccato e come se avessi adempiuto io stesso tutta l'obbedienza che Cristo ha soddisfatto per me, alla sola condizione che io riceva questo dono con un cuore credente.
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