“Una settimana fa ci siamo incontrati, come pastori protestanti di Milano, con una trentina di pastori metodisti della Sassonia ed ex-DDR. C'è stato uno scambio di informazioni ed opinioni sulla Nuova Destra sia in Germania che in Italia. Sono emerse indubbie e inquietanti analogie del fenomeno in entrambi i paesi. Un nuovo fascismo serpeggia nella società, e prende le forme di organizzazioni violente e paramilitari capaci di contare su coperture ad alto livello. Questo lo sappiamo tutti, o quasi. Le chiese non sono esenti dal fenomeno. Sarà per la propaganda e le fakenews, per il montare dei populismi o anche per la forte crisi morale che attraversa molti partiti della sinistra, sempre più spesso ci troviamo dinanzi a fratelli e sorelle che alla loro fede cristiana confessata, aggiungono disinvoltamente visioni xenofobe, se non apertamente razziste. Spesso quello che identifica questo nuovo fascismo culturale dentro le chiese, più che un solo tratto è la somma di diversi aspetti: omofobia, islamofobia, xenofobia, disprezzo verso le istituzioni, sessismo, machismo, leaderismo, fondamentalismo, antisemitismo, ma anche sionismo, militarismo. Ognuno di questi aspetti potrebbe da solo essere semplicemente il frutto di una cattiva informazione, o di esperienza negative, o di cattivi esempi, e richiede di essere trattato con spirito pastorale di comprensione e con più robusta formazione biblico-teologica, MA QUANDO QUESTI SINTOMI si manifestano insieme, siamo davanti ad una ideologia, ad una cultura neo-fascista assolutamente incompatibile con la fede cristiana. E questo bisogna che lo diciamo chiaramente. Non basta averlo detto in passato. Bisogna comunicare e testimoniare nuovamente dentro e fuori le chiese, con lucidità teologica, la completa estraneità della proclamazione evangelica a questo pericoloso ammiccamento. Anche se non siamo nella drammatica situazione della Chiesa Confessante che in Germania si oppose al tentativo di allineare l'insegnamento e l'organizzazione della chiesa evangelica tedesca al nazionalsocialismo, non di meno siamo chiamati ad una attenta vigilanza, che prevenga ogni nuovo insorgere di fascismo nella chiesa e nella società” (Past. Massimo Aprile, in “Iniziative dal mondo evangelico protestante”, 21 aprile 2018).Possibile che per il solo fatto di etichettare persone (anche cristiani confessanti) con le tipiche categorie di "omofobia, islamofobia, xenofobia, disprezzo verso le istituzioni, sessismo, machismo, leaderismo, fondamentalismo, antisemitismo, ma anche sionismo, militarismo" non si rende conto che fa un'operazione priva di discernimento che riflette non "il cristianesimo" ma la loro ideologia sinistroide? Perché si dovrebbero benedire le perversioni sessuali? Perché si dovrebbe accettare l'Islam, bugiardo ed omicida, oltre che negatore dei fondamenti del Cristianesimo? Perché bisognerebbe omologare tutto il mondo senza rispettare i confini e i valori delle nostre nazioni che Dio valorizza? Perché bisognerebbe livellare i sessi senza rendersi conto delle loro rispettive funzioni? Perché vorrebbe mettere in questione i fondamenti della nostra fede biblica? Perché contestare le legittime autorità oppure appoggiare acriticamente le istituzioni? Perché negare ad Israele il diritto alla terra di Sion che Dio gli ha promesso e garantisce loro? Perché negare il diritto alla legittima difesa anche armata? In ogni caso se la mia fede e il mio impegno cristiano mi porta ad essere etichettato con le suddette categorie, che sia pure. Chi se ne importa? Io sono e sarò il vostro acerrimo nemico che continuerà a proclamare in ogni sede (anche dal pulpito) proprio quello che tanto avversate. Non ci potranno in alcun modo farci tacere, e vedremo alla fine chi la spunta... Questi cosiddetti "pastori protestanti" si troveranno a parlare solo ai muri delle chiese che hanno preso in ostaggio per distruggerle. Sta già avvenendo, e quindi non mi preoccupo più di quel tanto. Potrebbero persino considerare questo mio discorso come "farneticante". Che lo dicano pure: le loro evidenti frustrazioni sono segno che, di fatto, sono solo dei perdenti, su tutti i fronti. Magari, un giorno, a loro vergogna, apriranno gli occhi.
sabato 16 giugno 2018
Una macchina etichettatrice impazzita
Le macchinette etichettatrici sono utili per catalogare, ordinare, razionalizzare. Che succede, però quando chi la usa impazzisce e mette etichette su tutto e su tutti senza alcun discernimento? Ho trovato in rete questo “capolavoro” di testo, ad opera di un pastore battista italiano, che, patologicamente, parte per la tangente affibbiando etichette non solo di “fascista” a tutto spiano, ma rilevando come nelle chiese stesse vi sarebbero, secondo lui, orde di credenti che rientrerebbero nelle categorie che loro odiano, come se fossero “corpi estranei” insinuatisi, chissà come, nel loro ambito. Nella loro distorta visione, però, non si rendono conto che “il corpo estraneo” sono solo loro, pastori “liberal”, maestri di revisionismo e di sovversione del cristianesimo che essi vantano di rappresentare. Ma andiamo con ordine, vi trascrivo prima, inalterato, il testo in questione, e poi la mia risposta.
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