"Non siate in ansietà per cosa alcuna" (Filippesi 4:6).
L'ansietà (le sollecitudini ansiose, lo stare in pena, quella forte inquietudine dovuta a preoccupazione) è decisamente proibita dalla Parola di Dio allo stesso modo come lo è il furto! Dobbiamo attentamente riflettere su di questo e rendercene ben conto, così da non poterla in alcun modo giustificare come "debolezza". Più siamo persuasi che l'ansia sia un peccato, più ci renderemo conto di quanto essa disonori Dio e sia qualcosa da opporvi strenua resistenza (Ebrei 12:4). In che modo, però, possiamo opporvi resistenza?
In primo luogo, implorando lo Spirito Santo di concederci una più profonda persuasione di quanto essa sia grave.
In secondo luogo, facendola oggetto di preghiera speciale e persistente, affinché da questo male noi se ne sia liberati.
In terzo luogo, facendo bene attenzione quando essa insorga, e nonappena diventiamo consapevoli che inizi ad assillare la nostra mente in maniera molesta, elevare il nostro cuore a Dio e chiedergli di esserne liberati.
Il migliore antidoto per l'ansia è la meditazione frequente sulla bontà , potere e sufficienza di Dio. Quando il cristiano può rendersi conto con fiducia che "L'Eterno è il mio pastore", egli deve giungere alla conclusione che "nulla mi mancherà". Immediatamente dopo l'esortazione, infatti, troviamo "..., ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento". Non c'è nulla di troppo grande e nulla di troppo piccolo che noi si possa presentare al Signore in preghiera. Quel "con ringraziamento" è molto importante, eppure si tratta del punto in cui la maggior parte di noi fallisce. Significa che prima ancora di ricevere la risposta di Dio alla nostra preghiera, noi per essa lo ringraziamo: è la fiducia del figlio che sa che il Padre non lo deluderà mai.
"Perciò io vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale più del cibo e il corpo più del vestito?" (Matteo 6:25).
"Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte" (Matteo 6:33).
A. W. Pink
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