martedì 29 maggio 2012

Siamo "cattolici" senza alcun imbarazzo

" Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra»." (Apocalisse 5:9-10).
Quando nelle nostre chiese evangeliche storiche confessiamo la nostra fede ripetendo l'antico Credo (o "Simbolo degli Apostoli") si nota sempre un certo imbarazzo quando, nell'affermazione n. 9 diciamo "Credo ... la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi". Non vorremmo infatti giustamente essere identificati, così dicendo, con la Chiesa cattolica romana, né dichiarare così la nostra adesione al Papa oppure alle dottrine del magistero della tradizione detta "cattolica". No, possiamo recitare il credo a voce alta senza alcun imbarazzo perché, di fatto, per "cattolico" si intendeva e si intende "universale". Poco importa se il papismo romano pretende di monopolizzare la chiesa cristiana come se ne fosse l'unico "vero" rappresentante (fra l'altro la stessa definizione "cattolicesimo romano" è una contraddizione in termini).

Sebbene ci ritroviamo nell'ambito di un cristianesimo frammentato in innumerevoli rivoli e tradizioni (anche nell'ambito di chiese che si atteggiano ad omogenee), noi crediamo in una chiesa che è molto più vasta delle sue singole identità storiche. Esiste infatti una chiesa universale che non è definita da confini geografici, etnici, sociali, né da codici di diritto canonico o da altri fattori. La chiesa universale - la chiesa cattolica - include tutti coloro che confidano in Cristo Gesù soltanto come loro Signore e Salvatore, non importa chi siano o dove siano. Di fatto non c'è che una sola chiesa che include tutti coloro che sono in comunione con Gesù Cristo attraverso una fede vivente in Lui. Come l'apostolo Paolo rivela in Efesini 4:4-6
"Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. V'è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti".
Il testo di Apocalisse 5:9-10 è un testo chiave per definire in che modo possiamo dire "Credo ... la chiesa cattolica", perché ci dice che il Signore Gesù Cristo, l'Agnello di Dio, attraverso il Suo sangue, ha acquistato "gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione", Il regno di Dio non esclude alcuna nazionalità ma accoglie chiunque si ravveda dai suoi peccati e si affida al Re di questo regno, il quale Egli governa senza delegarne il compito ad alcun "vicario" diverso dallo Spirito Santo. Di fatto questo testo ci dice che Cristo ha già acquistato gente di ogni nazione ed etnia. Sappiamo che la nostra missione non è completa fintanto che la comunità cristiana non includerà nei suoi "registri" ogni tribù e lingua. Il mandato di Gesù, infatti è:
«Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente» (Matteo 28:18-20).
 La chiesa cattolica o universale è la realizzazione dei progetti del nostro Signore per la Sua creazione. Attraverso i Suoi antichi profeti, lo Spirito Santo predice il giorno in cui le nazioni adoreranno il Dio di Israele, l'unico Dio vivente e vero (Cfr. Salmo 22:27; Isaia 19:16-25; Zaccaria 14:16-19). La chiesa cristiana crescerà costantemente ed irresistibilmente fino ad includere tutti coloro che sono stati predestinati alla grazia della salvezza. Essa include gente di ogni nazione. La profezia si è avverata.

Per approfondire, vedasi il Catechismo di Heidelberg, D/R 21.

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