venerdì 3 giugno 2016

Le implicazioni dell’onnipresenza di Dio

Riflettere sugli attributi di Dio non è solo un’esercizio intellettuale, riflettere su un’astrazione. Prenderli seriamente, così come dovremmo, comporta per noi rilevantissime implicazioni pratiche. Quali implicazioni ha per la nostra vita credere nell’onnipresenza di Dio?

“Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito, dove fuggirò dalla tua presenza? Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là. Se prendo le ali dell'alba e vado ad abitare all'estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra” (Salmo 139:7-10).

Dovremmo farcene un’abitudine quella di riflettere sugli attributi di Dio, su come essi si rapportano alla nostra fede ed alla nostra vita e determinano il nostro messaggio al mondo. Nei versetti citati siamo condotti a pensare all’onnipresenza di Dio. Egli è presente in ogni luogo ed in ogni tempo. Questo non vuol dire che Egli occupi tutti gli spazi fisici, perché Egli è spirito e non fisico. Egli, però, è presente in ogni luogo nel senso che Egli è coerente con la Sua natura. Tutto ciò che è vero di Lui è vero dovunque. Dio non solo è Signore dei monti, ma anche delle pianure. Egli non solo è signore di casa nostra, ma anche del nostro luogo di lavoro. La Sua gloria non è limitata all’edificio di una chiesa o ad una riunione di preghiera. Dio è il Dio di tutto il creato. Egli è onnipotente ed onnisciente dovunque. Egli è grazia e giustizia in ogni luogo.

Se questa verità penetrasse come dovrebbe il nostro pensiero, allora non faremmo alcune cose che che di solito facciamo, o non più così tanto. Il timore di Dio ci impedirebbe di commettere adulterio, il furto, la maldicenza e gli affari poco puliti. Non passeremmo più così tanto tempo in passatempi, sport e giochi privi di senso. Faremmo piuttosto delle cose che di solito non facciamo. Se pensiamo che il Signore sia con noi, nel nostro mezzo, cercheremmo la Sua approvazione. La Sua presenza ci darebbe coraggio ed eseguiremmo i Suoi comandi ed insegnamenti. Predicheremmo l’Evangelo con coraggio. Tratteremmo il/la nostro partner con gentilezza e rispetto. Seguendo il modello posto dal Signore e dai Suoi discepoli, ammoniremmo con fermezza peccatori ostinati ed impenitenti. Diventeremmo diligenti nello studio e nel culto.

L’onnipresenza di Dio dovrebbe penetrare pure il nostro messaggio. Il Dio in cui crediamo è il Dio che predichiamo al mondo. È per questo che diciamo: “Quando sei a casa tua, dove nessuno ti vede, Dio vede i peccati che commetti. Quando sei al lavoro, Dio vede la tua avidità o crudeltà. Quando rubi, Dio lo vede. Quando dici una menzogna, Dio lo sente. Egli registra ogni tua inadempienza: anche quando pensi di sfuggire alla giustizia umana, la piena forza del castigo di Dio presto si scaricherà su di te. La tua sola speranza è di confidare in Gesù Cristo che te ne salvi e che ti rappresenti di fronte a Dio Padre”.

Con la stessa dottrina noi incoraggiamo i fedeli: “Per quanto il mondo non le apprezzi, Dio vede le buone opere che compi. Per quanto il mondo ti diffami, Dio vede la verità e ti renderà giustizia e ti retribuirà. Fatti coraggio! La tua fede nel Signore non si rivelerà vana. Quando sei debole, o quando sei circondato da problemi di ogni sorta e da nemici, sii coraggioso e gioioso! Dio è là che ti tiene per mano. Egli è con te, ed Egli ti libererà”.

Vincent Cheung

Nessun commento:

Posta un commento

Archivio del blog