In pratica, solo Dio, il Dio vero e vivente che si rivela attraverso la Bibbia ci potrà salvare. Mi domando se lo si potesse dire esplicitamente senza nasconderlo in dotte citazioni dal Nuovo Testamento greco e che arrivano fino al filosofo Heidegger. Una dotta citazione per nascondere una confessione di fede che non sarebbe politicamente corretta, oppure semplicemente un vezzo da intellettuali? Credo che nemmeno la maggior parte degli evangelici (che non eccellono in erudizione) avrebbero potuto comprendere queste citazioni. Sbaglio? In fondo questo assomiglia al metodo di Gesù stesso, parlare in modo criptico attraverso parabole che appositamente solo pochi possono intendere. Oppure anche il metodo dell'Apocalisse, parlare attraverso immagini il cui significato è conosciuto solo da pochi iniziati?
Chi è allora il catechon di cui parla Paolo Becchi (professore ordinario di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Genova e titolare dei corsi di insegnamento di Bioetica e Filosofia pratica nel corso di laurea in Scienze Sociali)? Il testo è quello di 2 Tessalonicesi 2:7 "Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo" [τὸ γὰρ μυστήριον ἤδη ἐνεργεῖται τῆς ἀνομίας· μόνον ὁ κατέχων ἄρτι ἕως ἐκ μέσου γένηται]. Sì, l'anticristo è già all'opera e qualcuno, Dio, lo trattiene, ma fino a quando? Un messaggio indubbiamente rilevante ed attuale.
(nota 1) . Heidegger, Nur noch ein Gott kann uns helfen, Klostermann, Frankfurt a. M. 1976, trad. it. di A. Marini, Ormai solo un Dio ci può salvare, Intervista con lo "Spiegel", Guanda, Parma 1987, p. 134.
Libero
4 mag 2012
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