venerdì 19 settembre 2014

Unità federale

“Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me” (Giovanni 17:20-23).
Dio il Padre e Dio il Figlio sono uno, ma in che modo sono uno? L’unità nell’essere di Dio, che qui il Signore Gesù mette in rilievo, e per la quale prega che i Suoi discepoli abbiano, è da considerarsi quella nell’ambito della Trinità di Dio, dove ciascuna Persona conserva (e non confonde) le proprie caratteristiche e funzioni. Non è uniformità forzata, non è uguaglianza indistinta, non è “un monocolore”, ma armonia nella diversità. Non è quella del il monoteismo assolutistico (ad esempio islamico), ma ha caratteristiche federali (vi è un patto all’interno della stessa santa Trinità fra Persone che conservano le proprie caratteristiche e funzioni). Questo concetto di “unità federale” trinitaria ha e deve avere implicazioni per l’unità della chiesa cristiana e per il nostro concetto di organizzazione politica della società. L’unità federale garantisce armonia e nel contempo protegge dall’uniformità indistinta e dall’assolutismo. Dobbiamo essere uno "come noi siamo uno". Quali sono e in che modo le differenze sono da proteggere e in che modo sono chiamate ad operare?

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