sabato 2 gennaio 2010

Discorsi di circostanza

Dopo il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica [ed aggiungo anche del papa], un giornale ha giustamente commentato: "Non critichiamo Napolitano per quanto ha detto ma per averlo solo detto. Perché dire e non fare è inutile. Non servono discorsi in quest'epoca martoriata dal chiacchericcio, dai dibattiti, dalle interviste, dalle dirette e dalle indirette; un'epoca ubriaca di parole desemantizzate dall'abuso che formano frasi fatte ed irritanti". A proposito poi de discorsi del papa, lo stesso articolo aggiunge: "Anche la Chiesa [cattolica, ma anche tante evangeliche] si è accorta che ... le omelie sono "poltiglia insulsa". La definizione non è di un parroco qualsiasi ma di Mariano Crociata, segretario della CEI, al quale non si può dare torto anche quando precisa che talora anche le prediche sono 'pietanze immangiabili' e che sarebbe opportuno arricchirle con testimonianze ed atteggiamenti credibili. Ratzinger, quand'era cardinale, era stato tranchant: 'Una conferma della divinità della fede viene dal fatto che sopravvive a qualche milione di omelie ogni domenica'". Amen.

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