Chi disprezzava e derideva Charles Spurgeon nel XIX secolo perché predicava "l’antiquato" Evangelo dei Puritani e di Calvino, gli aveva affibiato il nome di "l’Ultimo dei Puritani" supponendo che con lui tutto questo si sarebbe (finalmente) estinto. Nel sermone del 2 novembre 1873 (n. 1139, predicato al Metropolitan Tabernacle di Londra) Spurgeon rivendica con forza che quello che lui predica non è che l’eterno Evangelo di Cristo, potente a convertire ancora oggi, così come lo sarà domani. Spurgeon afferma che nonostante la derisione dei suoi detrattori, esso troverà in ogni generazione chi lo vive e lo predica. La sua profezia ha trovato conferma. Ancora oggi nel XXI secolo non manca chi deride questo "antiquato Evangelo" e ne propone le sue "versioni aggiornate", rivedute e corrette. Esse, però, sono prive di potenza perché Evangelo esse non sono. Oggi, così, c’è ancora "persiste" nel riproporre ciò che Spurgeon, i Puritani, Calvino, e indubbiamente gli apostoli di Cristo, predicavano. Questo Evangelo non solo "sopravvive", ma ha la potenza di convertire peccatori.
Pubblico così in: L'ultimo dei puritani? accanto alla versione originale inglese, un estratto del sermone di Spurgeon sul testo: "...so infatti che ciò tornerà a mia salvezza, mediante le vostre suppliche e l'assistenza dello Spirito di Gesù Cristo" (Filippesi 1:19).
Bravo Rev.,
RispondiEliminaottimo articolo.