mercoledì 9 febbraio 2011

Non è tutto oro quel che luccica

(proseguimento dello studio di 2 Corinzi, 41a puntata)

A volte le circostanze rendono necessario fare ciò che normalmente non faremmo, come legittimamente vantare i nostri titoli e la nostra certificata competenza. L'Apostolo vi è costretto non per sé stesso, ma per motivi pastorali: falsi apostoli stanno confondendo le menti dei cristiani di Corinto, i quali non si avvedono di quel che sta accadendo: li stanno seducendo nel tentativo di allontanarli "dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo" (v. 3). Se quei falsi apostoli vantano grandi credenziali, lui ce n'ha anche di migliori! Questo vantarsi è davvero stupido, ma per un momento egli vuole stare al gioco. "Abbiate pazienza: permettetemi ora di farlo. È necessario". Per quale motivo? (1) Paolo è "geloso" dei cristiani di Corinto. Egli li ha "fidanzati" a Cristo ed ora qualcun altro vorrebbe sedurli. Paolo, inoltre, (2) non si capacità della loro disponibilità verso un messaggio palesemente aberrante; infine (3) perché lui, Paolo, non è per nulla inferiore ai suoi rivali.


1. È così come se dicesse: "A voi tengo troppo: non posso tollerare che qualcuno vi inganni a quel modo! Io vi ho accompagnati a Cristo e legati a Lui come vostro Signore e Salvatore. La vostra vita, il vostro 'destino' ultimo dipende da Lui. Potrei forse considerare alla leggera, come se nulla fosse, chi vorrebbe strapparvi da Lui?". L'esempio che usa è quello di un padre che, come si usava nell'antichità, provvedeva alla figlia un degno sposo e, riservata a lui, vigilava affinché rimanesse "intatta" come un dono che non poteva essere in alcun modo guastato. Paolo è indubbiamente "padre spirituale" dei cristiani di Corinto e, come ogni buon padre, per loro vuole il meglio. Non c'è nulla di meglio che Cristo, "lo sposo": potrebbe egli mai tollerare che qualcuno, ingannandoli, facesse loro rivolgere altrove la loro attenzione? L'esempio di Eva ed il serpente tentatore è appropriato. Adamo ed Eva erano destinati alla comunione con Dio e Satana li distoglie con successo dal senso stesso della loro vita, e li rovina (e noi con loro). Se il cristiano non tiene "lo sguardo fisso" su Cristo e se ne lascia sviare, la rovina sarà inevitabile.

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