martedì 26 giugno 2012

Strumenti della grazia (Sacramenti, 1)

Riflessione per oggi tratta da "Table Talk" del Ligonier Ministry.

"Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo?" (1 Corinzi 10:16).

La fede in Cristo è un dono di Dio, e noi possiamo credere all'Evangelo solo quando Dio ci dà "un nuovo cuore" che sia aperto alla predicazione della Sua Parola (Giovanni 3:5; Efesini 2:8). Naturalmente, tutti coloro ai quali è stato dato un tale nuovo cuore confideranno fino alla fine in Cristo soltanto per la loro salvezza. Il Signore non fallirà in alcun modo a redimere i Suoi eletti; di conseguenza, una volta che lo Spirito li abbia rigenerati, gli eletti giungono ad una vera fede  (Giovanni 6:39).

Dio ci dà un cuore nuovo e vivente, ma ancora dobbiamo avere a che fare con le tendenze decadute della nostra natura carnale, tendenze che talvolta fanno insorgere in noi dei dubbi sulle promesse del Padre. Vi sono volte in cui gridiamo a Dio che Egli ci aiuti nella nostra incredulità anche se abbiamo fede (per quanto imperfetta) nel Salvatore (Marco 9:24).

Nella Sua grazia e nella Sua sapienza, Dio ci ha fornito dei modi attraverso i quali regolarmente possiamo rafforzare la nostra fede nelle Sue promesse. Storicamente, questi modi per rafforzare la fede sono stati chiamati "gli strumenti della grazia". La preghiera, la predicazione della Parola ed i sacramenti non sono metodi elaborati o fantasiosi di darci ciò di cui abbiamo bisogno per confermare la nostra fede in Cristo. Per un osservatore esterno esi non appaiono per nulla speciali. Dopo tutto, essi fanno uso di cose comuni come il linguaggio, il pane, il vino e l'acqua. Per fede, però, ed attraverso l'opera dello Spirito, questi elementi comuni sono usati per un'opera non comune - la conferma della nostra fede in Gesù ed il rafforzamento della nostra volontà per rifuggire il peccato e trovare riposo solo in Cristo.

La predicazione non è una spiegazione umana priva di potenza di un testo biblico perché lo Spirito la accompagna in tal modo che la Parola di Dio raggiunga la sua finalità (Isaia 55:10-11). La preghiera non è parole vuote: essa stabilisce comunione fra noi e il Creatore, dandoci così maggiore forza per la fedeltà ed un servizio fedele ed efficace (Giacomo 5:16-18). Il Battesimo e la Cena del Signore non sono semplicemente memoriali che noi eseguiamo semplicemente perché Gesù ci abbia detto di farli; ma attraverso di essi noi misteriosamente partecipiamo in Cristo stesso quando per fede partecipiamo a queste ordinanze (1 Corinzi 10:16).

La domanda e la risposta 65 del Catechismo di Heidelberg mette in rilievo il ruolo dei sacramenti per confermare la nostra fede. Quando li riceviamo con fede essi ci sono di benedizione e, se li trascuriamo, indeboliamo la nostra fiducia nell'opera di Dio.

D. 65. Poiché solo la fede ci fa partecipare al Cristo e a tutti i suoi benefici, da dove viene una tale fede? R. Lo Spirito Santo la produce nei nostri cuori mediante la predicazione del santo Vangelo e la conferma attraverso la celebrazione dei santi sacramenti [Catechismo di Heidelberg, 65].

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