58. D. In che modo diventiamo partecipi dei benefici che Cristo ha procurato?
R. Diventiamo partecipi dei benefici che Cristo ha procurato quando essi ci sono particolarmente applicati dall'opera di Dio lo Spirito Santo. [Catechismo Maggiore di Westminster, D/R 58).
Una dottrina di particolare importanza è quella che ci parla del ruolo che svolge, nella dinamica della salvezza, lo Spirito Santo di Dio. E' ciò che mette in evidenza questa domanda e risposta del Catechismo quando afferma che: opera dello Spirito Santo è applicare personalmente agli eletti ciò che Cristo ha conseguito per loro attraverso la Sua vita, morte e risurrezione.
Benché qualsiasi paragone abbia sempre i suoi limiti, potremmo dire ciò che Cristo ha conseguito sia simile ad una medicina. Le virtù di una medicina si manifestano allorché essa viene assunta dal paziente. L'efficace medicina di Cristo è stata procurata, preparata, per coloro ai quali Dio ha concesso la grazia della salvezza. In che modo essa potrà raggiungerli, però, dato che essi sono infermi e troppo deboli per andarsela a procurare ed avvalersene? Attraverso l’opera dello Spirito Santo, del quale Gesù ha detto: "Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà" (Giovanni 14:16). Proprio come Gesù, durante la Sua vita terrena, attivamente andava a raccogliere i Suoi discepoli ["Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi" (Giovanni 15:16)], così Egli aveva detto: "Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore" (Giovanni 10:16). In che modo Egli sarebbe andato a raccoglierle? Non personalmente, ma attraverso l'opera vicaria (che continua a tutt'oggi) dello Spirito Santo. Ai Suoi eletti Egli manda in diversi modi (ad esempio attraverso la predicazione o la letteratura cristiana) gli araldi dell'Evangelo. Attraverso questo messaggio Egli li chiama personalmente e rigenerandoli (attivandoli, vivificandoli spiritualmente), Egli li mette in condizione di rispondervi positivamente, conducendoli così efficacemente al ravvedimento ed alla fede in Cristo.
E' quanto è avvenuto, ad esempio, quando il diacono Filippo è inviato dallo Spirito Santo a portare l'Evangelo personalmente al ministro della regina Candace mentre, lungo una strada deserta, questi tornava a casa: "Lo Spirito disse a Filippo: «Avvicìnati e raggiungi quel carro»" (Atti 8:29). Attraverso le parole di Filippo, lo Spirito Santo opera nel cuore di quell'uomo portandolo alla fede in Cristo ed al battesimo. Si potrebbe pure rammentare quanto avviene nella conversione di Lidia: "Una donna della città di Tiatiri, commerciante di porpora, di nome Lidia, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare. Il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo" (Atti 16:14). Lo stesso Spirito che conduce Paolo proprio dove si trovava quella donna, è lo stesso che "le apre il cuore" affinché si converta a Cristo.
Questo è il messaggio del capitolo 3 del vangelo secondo Giovanni, dove Gesù riceve la visita di Nicodemo, uno dei capi dei Giudei ed esperto di religione. Nicodemo vorrebbe conoscere di più e di prima mano al riguardo di Gesù e del Suo insegnamento e la prima cosa che Gesù gli insegna riguarda la necessità della nuova nascita, la rigenerazione spirituale operata dallo Spirito Santo, e questo come presupposto indispensabile per comprendere veramente e vivere, in comunione con Lui, "le cose di Dio". In questo episodio, la reiterata affermazione di Gesù: "Devi nascere di nuovo" non è un comando ma la constatazione di un fatto (nessuno, infatti, può far nascere sé stesso, nemmeno se lo volesse). Infatti, "nascere dallo Spirito" significa essere oggetto dell’azione di un "vento" che sovranamente "soffia dove vuole" (non è manipolabile) e noi non sappiamo né da dove venga né dove vada... Solo chi è sospinto da questo "vento" si muove nella direzione giusta, va con fede a Cristo. "...infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio" (Romani 8:14).
Credere in Cristo e quindi ricevere la salvezza nella riconciliazione con Dio non è qualcosa che noi possiamo produrre con le nostre risorse, ma è suscitato da Dio stesso. Noi possiamo solo invocare Dio di concederci questa fede. Sempre l'evangelista Giovanni afferma che "a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome", ma subito dopo precisa: "...i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio" (Giovanni 1:12-13).
Vi è dunque una differenza nei rispettivi ruoli di Cristo e dello Spirito Santo. Cristo ha conseguito, ottenuto, procurato per noi la redenzione, mentre lo Spirito Santo è Colui che la applica personalmente facendo in modo che di fatto gli eletti facciano esperienza dei relativi benefici. E' necessario che sia lo Spirito Santo ad applicare la redenzione di Cristo personalmente perché, se lasciati a noi stessi, saremmo troppo deboli per ricevere i benefici dell'opera di Cristo. E' lo Spirito Santo che sovranamente rigenera spiritualmente trasformando il nostro cuore e conduce al ravvedimento ed alla fede in Cristo.
Ulteriori approfondimenti e testi biblici a questo indirizzo.
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