venerdì 16 novembre 2012

La predicazione: la morale del racconto o l'Evangelo di Gesù Cristo?

Qual è la differenza fra una lettura moralistica della Bibbia e una lettura cristocentrica della Bibbia? Lo spiega Tim Keller.

"Abbiamo detto che è necessario predicare l'Evangelo ogni settimana sia per edificare e far crescere i cristiani che per convertire i non cristiani. Se questo, però, è il caso, non si può semplicemente "istruire nei principi biblici", bisogna "raggiungere Cristo" ogni settimana.

Per esempio, considerate il racconto su Davide e Golia. Qual è il messaggio che questo testo ci vuole comunicare? Senza alcun riferimento a Cristo, questo racconto lo si potrebbe predicare (come molto spesso lo si sente fare) in termini come questi: "Più grossi ci si presentano, più in fretta cadranno, se ingaggiate le vostre battaglie con fede nel Signore. Magari in te stesso non sei grande, grosso e forzuto, ma se Dio è al tuo fianco, potrai vincere dei giganti".

Quando però ci domandiamo: "In che modo Davide prefigura l'opera del suo più grande discendente?" cominciamo a vedere le caratteristiche di questo racconto in una luce diversa. Il racconto ci dice che gli Israeliti non potevano andare ad affrontare Golia. Non erano in grado di farlo. Avevano bisogno di uno che li rappresentasse, che andasse al posto loro, un sostituto. Quando così Davide propone di affrontare Golia a nome loro, egli non è ancora un uomo pienamente sviluppato, ma una figura vulnerabile e debole, un semplice adolescente. Egli assume di fatto il ruolo di potenziale agnello sacrificale. Dio, però, si avvale della sua apparente debolezza come mezzo per abbattere il gigante e Davide diventa il campione-redentore di Israele, tanto che la sua vittoria viene loro imputata, accreditata. Sono loro a ricevere il frutto della sua vittoria, come se avessero combattuto loro stessi.

Questo è un significato fondamentalmente diverso da quello che sorge da una lettura non cristocentrica.

Alla fin fine vi sono solo due modi di leggere la bibbia: è fondamentalmente qualcosa al centro mette me stesso o Gesù? In altre parole, si tratta di qualcosa che io debbo fare oppure di qualcosa che Lui ha fatto? Se io leggo il racconto di Davide e Golia come fondamentalmente inteso a darmi un esempio, il racconto di fatto riguarda me stesso. Sono io che devo generare la fede ed il coraggio per lottare contro i giganti che vi sono nella mia vita. Se però leggo il racconto su Davide e Golia come qualcosa che soprattutto mi vuole annunciare la salvezza in Cristo, allora il racconto fondamentalmente riguarda Lui. Se non vedo come sia Gesù ad aver lottato e vinto veri giganti (il peccato, la Legge, la morte) per me, io non avrò mai il coraggio di combattere i giganti ordinari della vita (le sofferenze, le delusioni, il fallimento, le critiche, le difficoltà). Per esempio, in che modo io posso combattere "il gigante" del fallimento, se prima non ho la profonda certezza che Dio non mi abbandonerà mai? Se io vedo Davide solo come un esempio, quel racconto non mi aiuterà mai a combattere il gigante fallimento. Se vedo però Davide/Gesù come mio sostituto/rappresentante, la cui vittoria mi è accreditata, allora io potrò pormi di fronte al gigante fallimento con coraggio. Un altro esempio: come potrò mai affrontare "il gigante" della persecuzione o delle critiche aggressive? Fintanto che non vedo come alla Croce egli è il mio perdono, io non sarò in grado di perdonare altri. Fintanto che non Lo vedo a perdonarmi per essermi addormentato su di Lui (Matteo 27:45), io non sarò in grado di stare sveglio per Lui.

Nell'Antico Testamento ci viene continuamente detto che le nostre buone opere non sono sufficienti, che Dio ha provveduto Egli stesso per noi. Dappertutto nell'Antico Testamento si parla di queste provvigioni. Le vediamo nelle tuniche di pelle che Dio provvede ad Adamo ed Eva in Genesi, nelle promesse fatte ad Abraamo ed ai patriarchi, nel Tabernacolo e nell'intero sistema sacrificale, negli innumerevoli riferimenti al Messia, al servo sofferente ecc.

Dire quindi che la Bibbia ci parla di Cristo significa dire quale sia il tema principale della Bibbia. "La salvezza viene dal Signore" (Giona 2:10)".

[Tradotto da "Effectual Grace". Tim Keller e il pastore anziano della Redeemer's Presbyterian Church, New York City].

1 commento:

  1. Questo è un testo che deve essere rinnovato nella mente e nel cuore per fede di giorno in giorno come una preghiera da farsi ogni mattina. Grazie fratello Paolo per averlo scritto per non dimenticare.

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