martedì 10 settembre 2013

L'abuso non preclude l'uso legittimo

Un'espressione latina dice: "Abusus non tollit usum" (1). Tradotta letteralmente significa "L'abuso non vieta l'uso". Significa che una cosa si può usare, anche se può esistere chi ne abisa, cioè chi ne fa un uso eccessivo od oltre i limiti del lecito. Per esempio, il fatto che alcuni abusino del vino non significa che il suo uso moderato non sia legittimo o che il vino non possa fare anche bene.

Lo stesso avviene spesso fra i cristiani. Sempre di più vi è chi respinge una dottrina, oppure la nozione stessa di "insegnamento ortodosso" in generale, sulla base del fatto che, da qualche parte, o nella propria esperienza, qualcuno ne ha abusato. Sentirete spesso chi dice qualcosa di questo genere: "Sono cresciuto nell'ambito di una comunità cristiana che poneva un forte accento sulla dottrina X … Il mio pastore o anziani di chiesa usavano quella dottrina per condannare, per costringere alla sottomissione, o giustificare orribili mali". Così, ora, ogni qual volta odono della dottrina X, non la possono accettare perché essi "sono sicuri" che si tratti di un mezzo per esercitare controllo su di loro o causare altro risultato dannoso. Di fatto alcuni sono disposti ad andare persino oltre ed elevano questa reazione ad un principio di metodologia teologica: Se una dottrina può essere usata o è stata usata per far del male o danneggiare, dev'essere respinta senza pensarci due volte.

Si tratta di un impulso comprensibile. Per coloro che sono stati feriti profondamente da qualcuno che aveva usato la Bibbia come se si trattasse di una clava, o sono stati feriti dall'uso fatto da alcuni che usavano determinate dottrine come machete, quando qualcuno solo la menziona - persino come agente di guarigione - può essere comprensibile una reazione da stress post-traumatico (2). Può essere molto difficile distanziare o differenziare una dottrina dall'uso che se ne potrebbe fare se quello è tutto ciò che si è conosciuto. Non importa se qualcuno cerca di offrirti una maschera per l'ossigeno, se qualcuno l'ha usata prima per soffocarti. Ogni volta che la vedi sobbalzi e ti ritrai.

E' un fatto che ogni dottrina può essere distorta o abusata per fare del male. Sono molti, per esempio, che non esitano oggi a farci sempre notare i modi in cui il Cristianesimo stesso sia stato distorto durante la storia per giustificare anche orribili mali, e questo come prova per evidenziarne il suo carattere difettoso (e quindi da abbandonare). Allo stesso modo, però, anche valori universalmente acclamati come la ragione, la libertà, l'uguaglianza, la democrazia ecc. sono divenuti il grido di battaglia di regimi ingiusti, come il regno del terrore nella Francia rivoluzionaria. Invece che fornirci la prova della falsità del Cristianesimo, questi abusi indicano piuttosto come ci sia qualcosa di radicalmente sbagliato nel cuore umano che può prendere qualsiasi cosa, per quanto buona e vera sia, per usarla a fini sbagliati e malvagi. Questo rimane vero non solo per dottrine che siamo più culturalmente propensi a respingere (il peccato originale, il Giudizio, l'inerranza biblica o la predestinazione), ma anche quelle che tipicamente noi troviamo attraenti.

Per esempio, tende a piacerci l'idea di un Dio di grazia che non giudica e che perdona. Dopo tutto, una divinità che ci ami e affermi incondizionatamente il nostro amor proprio nonostante tutti i guai che abbiamo causato, ci sembra cosa dolce e gentile, quasi impossibile ad immaginare come strumento di opposizione o di potere. Eppure i criminali usano proprio questa dottrina per giustificarsi. Se Dio non giudica, come potremmo noi osare farlo? Se Dio non punisce mai, come osiamo noi punire criminali ed oppressori? Su questo stesso presupposto, vi sono molti che pure giustificano l'arroganza, il narcisismo, la crudeltà e l'insensibilità ecc.. "Questa è la mia personalità. Dio mi ha fatto in questo modo, Che ci posso fare?". Che assurdità, eppure ce chi lo sostiene!

Si prenda anche la dottrina classica del perdono. Ai cristiani vien detto che Dio è misericordioso e che perdona tutti i nostri peccati in Cristo alla croce. Ci viene poi detto di perdonare chi pecca contro di noi come Cristo ha comandato. Sfortunatamente alcuni hanno preso questa dottrina sul perdono e l'hanno usata per forzare le vittime a "perdonare" i loro oppressori in modi che sostanzialmente spazzano via il peccato ed ignorano la realtà della giustizia.

Si potrebbe prendere praticamente ogni dottrina (Creazione, Caduta, Grazia, ecc.) e trovare dei modi in cui se ne è abusato e la si è applicata in modo improprio. Data questa realtà, se il nostro criterio per accettare o respingere una dottrrina è se essa possa essere usata per far del male a qualcuno, saremmo lasciati con un credo fatto di semplici due parole: "Io credo".

Ecco così come sia vero che l'abuso non preclude l'uso. Il fuoco può distruggere, ma può essere usato anche per cucinare e riscaldarci; una maschera per l'ossigeno può salvare vite anche se qualcuno l'ha usata per soffocarti; un bisturi può salvare vite, anche se qualcuno l'ha usato come arma per uccidere. Allo stesso modo le dottrine bibliche sono e rimangono buone, vere, belle ed utili nonostante i modi in cui se ne può abusare nel passato o nel presente.

Come sempre, è Gesù che ci indica la strada maestra. quando egli correggeva agli scribi ed ai Farisei le loro distorsioni, Egli non lo faceva discreditando e abolendo la Legge antica, la Parola di Dio. Egli continuava a citarla come autorità, come Parola di Dio e ad indicarne il vero significato (Matteo 9:12-13; 12:1-8; 19:4; 22:29, 41-45). Nella controversia sul Sabato, Egli non rinnega il comandamento del Sabato ma portava sollievo a coloro che ne erano stati indebitamente oppressi con una comprensione più profonda di ciò che quel comandamento da sempre aveva voluto promuovere: il benessere umano. Si prenda anche Paolo che non aveva respinto in blocco la Torah quando correggeva i giudaizzanti che sostenevano come i Gentili non potessero essere parte integrante del Patto mediante la sola fede, ma avessero bisogno di sottomettersi alle Sue prescrizioni cerimoniali. Paolo non discredita e non annulla la Torah, ma, per sostenere le sue argomentazioni, ritorna ad essa (Galati 3-5).

Sebbene sia difficile, Gesù ci insegna che dobbiamo fare una distinzione fra le vere dottrine della fede cristiana dalle sue applicazioni ed esposizioni distorte.Così facendo potrete giungere a respingere teologie errate sostenendo con fermezza verità preziose. Dobbiamo, perciò, investigare diligentemente le Scritture prima di respingere qualcosa solo sulla base delle nostre esperienze negative. Potremmo aver bisogno di anni di letture, conversazioni, comunità cristiane sane, e forse l'aiuto di un buon consulente biblico, ma è importante non respingere alcune verità-chiave dell'Evangelo solo perché qualche cattivo maestro ce le ha presentate in modo distorto facendoci del male.

[Adattamento da un articolo di Derek Rishmawy, del Trinity United Presbyterian Church nella Orange County, California). Cfr http://thegospelcoalition.org/blogs/tgc/2013/09/06/abuse-does-not-take-away-use/]

Note

(1) Una massima del diritto antico: https://it.wikipedia.org/wiki/Abusus_non_tollit_usum
(2) disturbo post traumatico da stress, cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_post_traumatico_da_stress

1 commento:

  1. Veramente eccellente per incoraggiare chi è stato ferito a ritrovare la fiducia, non nell'uomo, ma nella completa Parola di Dio.

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