mercoledì 20 novembre 2013

Un processo autentico e inappellabile

“Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà” (Galati 6:7). “È stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio” (Ebrei 9:27).

Ecco la registrazione autentica e non di fantasia di udienza processuale, ricavabile dal chiaro insegnamento delle Sacre Scritture.

CAUSA DI DIO PADRE CONTRO ________________________________ (mettete qui il vostro nome)

AVVOCATO DELL’ACCUSA: SATANA. “l'accusatore dei nostri fratelli, colui che giorno e notte li accusava davanti al nostro Dio” (Apocalisse 12:10)

AVVOCATO DIFENSORE: IL SIGNORE GESU’ CRISTO. “Se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto” (1 Giovanni 2:1).

GIUDICE PRESIDENTE: DIO, IL GIUSTO GIUDICE. “Ti sei assiso sul trono come giusto giudice” (Salmo 9:4).

ASSISTONO AL PROCESSO: Gli angeli di Dio. “Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso... ” (Matteo 25:31).

Ti trovi ora alla sbarra degli imputati a dover rispondere di alto tradimento contro la maestà del Dio Altissimo.

Gabriele, l’arcangelo, si rivolge alla Corte e dice: “Tutti in piedi entra il Giusto Giudice!” [“Io sono Gabriele che sto davanti a Dio” (Luca 1:19)]

Il Giudice dichiara aperta la seduta e chiede a tutti di sedersi.

Senza ritardo, Satana si alza in piedi e, rivolgendosi alla Corte, afferma che sono state raccolte prove incontrovertibili in grande abbondanza che tu, in multiple occasioni, in pensieri, parole ed opere hai trasgredito tutti i Dieci Comandamenti, dimostrando sommo disprezzo per la Legge ed il Legislatore e che non sei altro che un miserabile peccatore degno della massima pena. Per questo ha portato testimoni più che attendibili. Dimostra inoltre quanto patetiche siano tutte le tue giustificazioni. L’accusa prova così la fondatezza dell’accusa di alto tradimento che ti è rivolta.

Di fronte a tutto questo non puoi fare altro che tacere così come tutti i presenti non osano proferire verbo. “Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio” (Romani 3:19). Pare così inevitabile che tu sia riconosciuto colpevole e condannato al massimo della pena

Satana, poi, si rivolge al Giudice e dice: “Un buon Dio deve anche essere un buon Giudice. I fatti sono chiari. Deve considerare l’accusato colpevole. Il Giudice stesso ha affermato in Proverbi 17:15: ‘Chi assolve il reo e chi condanna il giusto sono entrambi detestati dal SIGNORE’. Assolvere l’accusato significherebbe che Lei stesso è ingiusto. Deve quindi dichiarare l’accusato colpevole. La mia argomentazione è provata”

Il Giudice poi chiama a parlare in tua difesa il tuo avvocato difensore, Colui che pure tu segui come tuo Signore, Salvatore e Maestro.

Il Signore Gesù Cristo: “Giusto Padre, le argomentazioni dell’accusa sono indubbiamente vere e non intendo metterle in questione. Desidero però sottoporle, in difesa del mio cliente, due reperti di prova a suo discarico.
  • Reperto A: L’UBBIDIENZA PASSIVA DI CRISTO. Che la testimonianza dei libri mostri che sulla Croce del Calvario i peccati dell’accusato sono stati posti a mio carico, ed io ho espiato completamente la pena che essi meritano secondo la Sua alta e santa giustizia. Io sono stato stato trafitto a causa delle sue trasgressioni, stroncato a causa delle sue iniquità; il castigo, per cui egli può aver pace, è caduto su di me. Mediante le mie lividure egli è stato guarito.
  • Reperto B: L’UBBIDIENZA ATTIVA DI CRISTO. Che la testimonianza mostri che io, seconda Persona dell’adorabile Trinità, sono diventato un uomo, sono nato da una vergine ed ho vissuto sulla terra una vita che in ogni cosa Le è stata gradita. Ho vissuto la vita che Lei esige nella Sua alta e santa Legge. Proprio come i peccati dell’accusato sono stati trasferiti a Me sulla croce ed ho sofferto la pena a lui dovuta (al suo posto), così pure la mia vita giusta è stata trasferita sul suo conto. “Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui” (2 Corinzi 5:21).
Padre giusto: se verifica quanto è scritto nei libri, Lei vedrà che i peccati di quest’uomo sono stati pagati per intero e di fatto l’unica trascrizione che nei libri riguardi quest’uomo è ora che Egli ha vissuto la mia vita - perché la mia vita è stata accreditata (imputata) sul suo conto, legalmente e secondo il Suo beneplacito. E’ stato infatti decretato nel nostro eterno Consiglio della divina Trinità, prima della fondazione del mondo, che questo avvenisse".

DIO, IL GIUDICE: “Dopo aver verificato i libri eterni e la validità dei reperti A e B, il caso presentato dalla difesa è sia vero che soddisfaciente per questa corte al fine di respingere tutte le accuse che sono state fatte contro quest’uomo

Invito l’accusato ad alzarsi:

“Per il fatto che Mio figlio ha espiato completamente la tua pena ed ha imputato la Sua giusta vita sul tuo conto, io ti dichiaro NON COLPEVOLE, anzi, di più, GIUSTO della splendida giustizia di Mio Figlio. Io posso farlo perché la Mia ira, che doveva giustamente cadere su di te, è stata portata da Mio Figlio. Egli ha pagato pienamente il prezzo dei tuoi peccati”.

Ora tu sei GIUSTIFICATO ai miei occhi, perché sarà per sempre in pace con te. I tuoi peccati non saranno più rammentati. Per grazia soltanto, attraverso la sola fede in Cristo soltanto, tu sei giustificato. Giustificato, non semplicemente giusto come se non avesse mai peccato, ma come se avesse sempre ubbidito.

”Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore”

Se la salvezza dipendesse dalle opere del credente, la nostra salvezza sarebbe solo tanto sicura quanto la nostra fedeltà. La giustificazione è un termine giuridico (proviene dal contesto dei tribunali) e per il credente in Cristo è un evento espresso nel tempo passato - attraverso la Persona ed opera del nostro Signore Gesù Cristo SOLTANTO.

Questa pace con Dio non è un “cessate il fuoco” nelle ostilità a carattere temporaneo, ma descrive una condizione di fronte a Dio dal carattere eterno, immutabile ed irrevocabile.

“Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione” (2 Timoteo 4:8).

“A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria, al Dio unico, nostro Salvatore per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, siano gloria, maestà, forza e potere prima di tutti i tempi, ora e per tutti i secoli. Amen” (Giuda 24,25).

P.S. Le sentenze del tribunale di Dio (così come la Parola di Dio) non si possono mettere in discussione.

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