giovedì 22 dicembre 2011
La legge di Dio: fondamento della vera giustizia
A Losanna, nel vecchio edificio del Tribunale Federale svizzero, sullo scalone, vi è un grande murale dipinto da Léo-Paul Robert (1851-1923) nel 1905 dal titolo: "Justice instruisant les juges" (la Giustizia che istruisce i giudici).
La Giustizia viene rappresentata come una donna con in mano una bilancia. Questa immagine, però, si discosta radicalmente dalle simili rappresentazioni tradizionali della giustizia. Essa è priva di benda sugli occhi e la spada che tiene con la mano destra non è rivolta verso l’alto, ma verso il basso ed indica un libro, la Bibbia, sul quale è scritto: “La legge di Dio”.
L’artista vuole così polemicamente contestare la tendenza liberale della giurisprudenza del suo tempo per richiamarla ai principi di base su cui era fondata la Svizzera ‘protestante’, cioè la Bibbia, fondamento non solo della morale individuale, ma anche della nazione e delle sue leggi. In primo piano l'artista dipinge diversi casi di controversie portate ai giudici: quella fra un marito e di una moglie, fra un architetto ed un costruttore ecc.
Dietro allo scranno i giudici togati guardano alla Giustizia, la quale indica loro la base su cui devono giudicare: la legge di Dio contenuta nella Bibbia. Questo messaggio, rivolto alla Svizzera del suo tempo, continua ad essere rilevante non solo per quel Paese, ma anche per tutti gli altri che dicono di fondarsi sui principi etici giudei e cristiani.
Questo concetto è stato ripreso da Francis A. Schaeffer nell'opera "Fuga dalla Ragione" (qui in francese) che denunzia come le legislazioni moderne si stiano privando di fondamenti sicuri, edificando così sulle sabbie del relativismo e del soggettivismo umanista. Il libro è stato pubblicato dalla G.B.U. nel 1974 e pare irreperibile.
Il profeta dice anche a loro: "Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza.Poiché tu hai rifiutato la conoscenza, anch'io rifiuterò di averti come mio sacerdote; poiché tu hai dimenticato la legge del tuo Dio, anch'io dimenticherò i tuoi figli" (Osea 4:6).
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Carmela così commenta su FaceBook: "a me il quadro mi dice tutt'altra cosa e cioè che la Giustizia è scesa sulla terra , che la sua arma è la Parola, che verremo soppesati da quella stessa Parola nel giorno del Giudizio , che è alla portata di tutti , che bisogna stare attenti a come la si amministra (i togati) per non toglierle la potenza facendole perdere il significato spirituale. Non lo so se l'autore del quadro sia stato un credente ma mi piace molto il significato che mi ispira. Grazie".
RispondiEliminaSto leggendo tutti i suoi scritti e sono estremamente interessanti..il suo sito è bellissimo di grande aiuto per l'approfodimento nella parola di Dio..grazie!
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