lunedì 16 luglio 2012

Figli santi? (sacramenti, 14).

"...perché il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi" (1 Corinzi 7:14).
Comprendere in che modo Dio consideri i figli dei credenti può aiutarci nel determinare se essi debbano o non debbano ricevere il segno del Battesimo, legato così com'è all'Alleanza. Tutt'attraverso la storia della redenzione il Signore ha sempre chiamato il Suo popolo ad apporre un contrassegno su coloro che sono messi a parte, riservati a Lui. Nell'Antico Testamento gli israeliti maschi erano circoncisi per indicare la separazione della nazione di Israele dal mondo (Genesi 17). Aaronne ed i sacerdoti erano consacrati (unti) con olio quando venivano ordinati al loro speciale servizio (Levitico 8). Davide era pure stato consacrato con olio per metterlo a parte come re di Israele (1 Samuele 16:13).

Ne consegue che pure il popolo di coloro che sono legati a Dio dall'Alleanza debba contrassegnare i figli dei credenti come appartenenti a Lui in modo speciale. Il testo biblico di oggi, infatti, ci dice che il nostro Creatore considera i figli dei credenti come santi - separati da quelli del mondo (1 Corinzi 7:14). Notate come questo non significhi che i figli dell'Alleanza siano automaticamente salvati dalle conseguenze del peccato. Nello stesso versetto Paolo dice che il partner non credente è "santificato" dall'essere legato ad un credente, ma certamente egli non afferma che il non credente, sposando un credente, riceva in questo modo un "biglietto gratuito" per il Cielo. Questo è il grande apostolo della giustificazione per sola fede, il quale sempre afferma chiaramente come la salvezza esiga fede personale del Signore Gesù Cristo (Galati 2:15-16),

Il significato essenziale di "santificato" è "messo a parte", e Dio può mettere a parte per un uso particolare chiunque, anche ciò che non è in grado di confidare in Lui (Esodo 28:2; 29:34; Levitico 6:27 19::24). Allo stesso modo, quando Paolo parla dei figli, discendenza naturale, del Suo popolo, come santi, egli dice semplicemente che essi sono separati dal mondo e non considerati allo stesso modo di coloro che non fanno parte dell'Alleanza. Giovanni Calvino, commentando il nostro testo di oggi, afferma: "I figli dei pii sono separati dagli altri da una sorta di privilegio esclusivo, tanto da essere considerati nella Chiesa come santi". Essendo così messi a parte, consacrati, i figli di coloro che appartengono al popolo di Dio godono dei privilegi e benedizioni della comunità cristiana come, per esempio, quello di poter udire la Parola di Dio. "Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù" (2 Timoteo 3:14.16).

E' così che pure essi hanno responsabilità maggiori di coloro che non appartengono alla comunità dell'Alleanza. Se essi non giungeranno mai ravvedimento e fede, essi soffriranno un castigo maggiore di coloro che non sono nati da genitori credenti e non hanno mai fatto parte della chiesa (Luca 12:35-48). Il privilegio del Cielo appartiene solo a quei figli del popolo di Dio che vivono la loro responsabilità di ravvedersi e di credere.

Il movimento presbiteriano crede che la chiesa operi una distinzione fra i figli dei credenti e quelli dei non credenti. Se credete o meno che i figli dei credenti debbano essere battezzati, tutti concordiamo sul fatto che Dio si aspetti di più da coloro che sono educati nell'ambito di una famiglia cristiana rispetto a coloro che non crescono sotto l'Evangelo. "A chi molto è stato dato, molto sarà richiesto; e a chi molto è stato affidato, tanto più si richiederà" (Luca 12:48). Rammentiamo questo ai nostri figli e chiamiamoli a ravvedersi ed a credere all'Evangelo.
"Si devono battezzare anche i bambini? Sì, poiché appartengono, come gli adulti, all'alleanza di Dio e alla sua chiesa e sono loro promessi, allo stesso modo che agli adulti, la remissione dei peccati nel sangue di Cristo, nonché lo Spirito Santo che produce la fede. Anch'essi de­vono quindi essere incorporati alla chiesa cristiana [cattolica, universale] mediante il battesimo, segno dell'alleanza, ed es­sere distinti dai figli dei non credenti, come si è fatto nell'Antico Testamento mediante la circoncisione al cui posto nel Nuovo Testamento (Nuovo Patto) è stato istituito il battesimo" (Catechismo di Heidelberg, D/R 74).

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