sabato 14 luglio 2012

Tu e i tuoi discendenti (sacramenti, 13).

"Stabilirò il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno per il quale io sarò il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te" (Genesi 17:7).
"Si devono battezzare anche i bambini? Sì, poiché appartengono, come gli adulti, all'alleanza di Dio e alla sua chiesa e sono loro promessi, allo stesso modo che agli adulti, la remissione dei peccati nel sangue di Cristo, nonché lo Spirito Santo che produce la fede. Anch'essi de­vono quindi essere incorporati alla chiesa cristiana [cattolica, universale] mediante il battesimo, segno dell'alleanza, ed es­sere distinti dai figli dei non credenti, come si è fatto nell'Antico Testamento mediante la circoncisione al cui posto nel Nuovo Testamento (Nuovo Patto) è stato istituito il battesimo" (Catechismo di Heidelberg, D/R 74).
Negli ultimi decenni, molti cristiani evangelici si sono ritrovati nella comune confessione della sovranità di Dio nella salvezza. E' ora comune, per esempio, trovare Battisti e Presbiteriani che lavorano assieme per creare nuove chiese locali, inviare missionari, evangelizzare e operare in molte aree della diaconia, sotto la comune persuasione che è il Signore Iddio ad eleggere a salvezza ed a portare irresistibilmente coloro che Gli appartengono alla fede in Cristo.


Nonostante questo lodevole sviluppo, rimangono sostanziali differenze fra coloro che altrimenti sono uniti da una soteriologia riformata (la dottrina della salvezza) nella loro rispettiva concezione di chi siano i soggetti appropriati del Battesimo. I presbiteriani battezzano non solo i credenti professanti che non siano mai stati prima battezzati, ma anche i figli che sono sotto la loro responsabilità. Battisti, però, battezzano solo coloro che professano fede in Cristo. Essi non applicano il segno del patto ai figli di genitori credenti se non quando essi stessi confessino personalmente la loro fede.


Sebbene la tradizione cristiana non sia la base su cui ci si appoggia per difendere la concezione presbiteriana, vale la pena di notare che la vasta maggioranza dei cristiani professanti attraverso la storia ha battezzato non solo i convertiti adulti, ma anche i figli che sono sotto loro responsabilità. La D/R 74 del Catechismo di Heidelberg pure afferma la concezione tradizionale presbiteriana sul Battesimo. Alla fin fine, però, questa è la domanda fondamentale che dobbiamo porci: "La concezione presbiteriana è fedele all'insegnamento delle Scritture?". Fondati sull'intero canone delle Sacre Scritture, il movimento presbiteriano risponde un chiaro sì. La concezione presbiteriana del battesimo dei figli di genitori credenti è radicata, in ultima istanza, nelle promesse di Dio stabilite nella Sua Alleanza, le quali riguardano non solo i credenti adulti, ma anche la loro discendenza. Come vediamo nel testo biblico dal quale siamo partiti quest'oggi, il nostro Creatore stabilì il Suo patto con Abraamo e la sua discendenza per tutte le generazioni (Genesi 17:7). Le benedizioni conseguenti dal'essere separati dal mondo e consacrati a Dio, come pure dall'udire la Sua Parola, infatti, non erano limitate a coloro che avevano fatto "la loro decisione di seguire Jahvè", ma queste benedizioni appartenevano pure ai bambini degli adulti membri dell'Antico Patto,. La Circoncisione, il segno dell'iniziazione nell'Alleanza, era quindi eseguita ai credenti adulti ed ai loro bambini (vv. 9-14).


In Romani 4, l'Apostolo si avvale di Abraamo per illustrare il patto di grazia di Dio. Così come questo patto con Abraamo continua in Cristo, le promesse del Patto appartengono agli adulti credenti in Cristo ed ai loro figli (Atti 2:1-41). Perché, allora, non dovremmo impartire il segno dell'iniziazione nel nuovo Patto - il Battesimo - pure ai figli dei credenti del nuovo Patto?


La chiesa non è infallibile, ma la chiesa è saggia. Noi dovremmo, quindi, prendere seriamente la sua tradizione e guida. Nella questione del Battesimo, la tradizione della chiesa nella sua stragrande maggioranza sostiene il battesimo dei cristiani adulti e dei figli sotto la loro responsabilità. In sé stesso, la cosa non rende necessariamente giusta questa pratica, ma esige che coloro che infrangono questa tradizione siano loro a doversi giustificare, perché da lunghissimo tempo la chiesa ha compreso che la Bibbia insegna come si debbano battezzare i figli di genitori credenti.

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