martedì 17 luglio 2012

La continuità del popolo di Dio (sacramenti, 15)

"...in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati" (Colossesi 2:11-13).
Gli evangelici riformati che affermano la legittimità del battesimo dei figli dei credenti lo fanno soprattutto sulla base della loro concezione della continuità ed identità del popolo di Dio attraverso la storia. Il battesimo dei figli dei credenti, infatti, è il contrassegno della continuità fra il popolo dell'antico patto e quello del nuovo. Il nostro Signore, infatti, ha un solo popolo: tutti coloro che ne fanno parte sono salvati sulla base dell'opera di Cristo attraverso la loro fiducia nelle promesse di Dio, sia che vivessero prima che dopo l'avvento del Salvatore (Romani 4:1-12; Galati 3:15-29).

La mancanza, quindi, di un esempio incontrovertibile nel Nuovo Testamento di battesimo di bambini, non è una forte evidenza dirimente contro questa pratica. Il battesimo di un intero gruppo familiare in Atti 16:11-15 e 1 Corinzi 1:16 testimonia del fatto che verosimilmente fossero pure battezzati quei bambini che ne facevano parte. Così come la comunità veterotestamentaria includeva adulti con i loro figli, così lo fa quella del Nuovo Testamento. Se il segno di iniziazione nell'antico patto (la circoncisione) identificava i figli del patto, così il segno di iniziazione del nuovo patto (il Battesimo) identifica oggi i figli del patto. Di fatto, se il Nuovo Testamento probabilmente manca di un esempio incontestabile di pedobattismo, questo è dovuto dall'essere stato scritto principalmente da ebrei etnici che avevano confidato in Cristo. Quegli scrittori sapevano che i figli dei credenti sono messi a parte per appartenere anch'essi al Signore. Dio aveva loro detto, migliaia d'anni prima, di contrassegnare i loro figli per consacrarli a Dio attraverso la circoncisione (Genesi 17) ed essi erano abituati ad applicare ai loro figli un segno visibile di appartenenza al popolo del patto.  Essi avrebbero facilmente e giustamente ragionato come il Battesimo, che adempie alla circoncisione (Colossesi 2:11-13), è di fatto il modo previsto dal nuovo patto per ubbidire all'antico comando di Dio di contrassegnare i figli del popolo del patto.

Il dibattito sul sacramento dell'iniziazione al patto era così acceso nella chiesa del primo secolo che Dio aveva dovuto rivelare chiaramente come il segno fosse passato dalla circoncisione al Battesimo (Atti 15; Galati 3; Colossesi 2:11-13). A causa di Genesi 17 e di secoli di tradizione, gli ebrei cristiani avrebbero avuto bisogno di un chiaro comando da parte di Dio per credere che essi non avrebbero dovuto applicare il nuovo sacramento dell'iniziazione ai loro figli. Se Dio avesse inteso un cambiamento così radicale, quasi certamente Egli avrebbe dato tali istruzioni. Questa linea argomentativa, quando include le altre evidenze che già abbiamo discusso, ci conduce a concludere che i figli dei credenti debbano essere battezzati.

Coloro che non battezzano i bambini devono necessariamente considerare la comunità del nuovo patto come  una comunità nella quale i figli dei credenti, prima della loro conversione, non abbiano alcuno stato particolare. Questo rende la comunità del nuovo patto come qualcosa di completamente differente dalla comunità dell'antico patto, segnata da un individualismo inaudito, e ci rende difficile vedere come Dio possa considerare i figli dei credenti come particolarmente benedetti prima della loro conversione (1 Corinzi 7:14). Le nostre concezioni della chiesa e del Battesimo sono intimamente connesse.
"Si devono battezzare anche i bambini? R. Sì, poiché appartengono, come gli adulti, all'alleanza di Dio e alla sua chiesa e sono loro promessi, allo stesso modo che agli adulti, la remissione dei peccati nel sangue di Cristo, nonché lo Spirito Santo che produce la fede. Anch'essi de­vono quindi essere incorporati alla chiesa cristiana [cattolica, universale] mediante il battesimo, segno dell'alleanza, ed es­sere distinti dai figli dei non credenti, come si è fatto nell'Antico Testamento mediante la circoncisione al cui posto nel Nuovo Testamento (Nuovo Patto) è stato istituito il battesimo" (Catechismo di Heidelberg, D/R 74).

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