martedì 31 luglio 2012

L'insegnamento biblico sul peccato (peccato, 1).

Riprendo l'esposizione e commento del Catechismo Maggiore di Westminster là dove l'avevo interrotta qualche tempo fa, vale a dire alla D/R 21. Da quel punto il Catechismo, prima di spiegare in che cosa consista l'opera di redenzione e salvezza nel Signore Gesù Cristo, inizia a descrivere ciò che la Bibbia dice sulla condizione di peccato in cui si trova il genere umano.

Come ogni altro insegnamento della fede cristiana, la cultura contemporanea non cessa la sua opera di sistematico smantellamento e "decostruzione" dell'intera concezione cristiana del mondo e della vita, svuotando ed alterando ogni suo concetto di base come ci è stato trasmesso nella storia. Fra questi concetti, il concetto biblico di peccato è sicuramente quello maggiormente soggetto ad attacco. Se infatti si vanifica il concetto biblico di peccato, perde pure di significato e risulta pregiudicata (almeno nelle intenzioni) l'opera del Signore Gesù Cristo, l'Evangelo stesso, il cui obiettivo era e rimane quello di salvarci dalla potenza e dalle conseguenze (temporali ed eterne) del peccato.

Ricostruire concettualmente ciò che oggi si sta proditoriamente smantellando, è di fondamentale importanza oggi non solo a causa del sistematico "lavaggio del cervello" operato nella nostra società dalle forze dell'ideologia umanistica dominante (secolare o religiosa che sia), ma anche per il sostegno che a queste forze viene offerto da chiese compromesse e da divulgatori compiacenti, come pure dalle distorsioni diffuse da vari gruppi settari che oggi riescono a trarre dietro a sé un vasto seguito.

Da qui la necessità di far ampiamente conoscere ed esporre l'insegnamento biblico della Riforma protestante come contenuto nelle sue classiche confessioni di fede. Lungi dall'essere, infatti, degli scritti "legati al tempo in cui sono sorti", come molti vorrebbero oggi farci credere (chiediamoci il perché!), esse espongono fedelmente l'insegnamento perenne della fede cristiana così com'è stato trasmesso nella Bibbia e confermato attraverso la storia da generazioni di cristiani che ad essa hanno voluto essere coerenti.

Per questo motivo ho creato tempo fa un sito wiki raccoglitore delle più importanti confessioni di fede della Riforma (a questo indirizzo). Ad ogni articolo o sezioni di articoli è dedicata una pagina collegata alle altre e che permette a me e ad altri collaboratori di perfezionarne il testo tradotto e di aggiungervi commenti ed esposizione. Il formato wiki permette infatti di avere "lavori in corso" permanenti (ed in questo caso è bene).

Vi rimando dunque alla D/R di oggi del Catechismo che, dalla 22 alla 29 tratta della realtà del peccato sotto l'intestazione "Il Patto di vita o di opere". Dopo essersi chiesto, nella D/R 21 "L'essere umano ha continuato ad essere nella condizione in cui Dio all'inizio l'aveva creato?", oggi trattiamo la D/R 22 "Tutta l'umanità è decaduta in quella prima trasgressione?"

E' molto importante comprendere ed assorbire i concetti biblici che il Catechismo espone. In particolare oggi in evidenza è il concetto di "rappresentanza legale" (prima di Adamo e poi di Cristo).

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